SAEM Catania: un successo per il settore delle costruzioni

saem catania

L’evento, giunto alla 28esima edizione, ha raggiunto risultati senza precedenti.

Per la prima volta abbiamo preso parte anche noi, in collaborazione con Sirent, al SAEM. L’evento quest’anno, grazie alle molte innovazioni introdotte nel format della manifestazione, si conferma protagonista nel panorama delle fiere specializzate nel settore edilizio e delle costruzioni.  

Quest’anno SAEM ha attirato un numero record di visitatori, dimostrando ancora una volta la crescente importanza per professionisti e operatori del settore. Con oltre 150 espositori, +40% rispetto all’edizione 2022, provenienti da tutta Italia e dall’estero, la fiera si è consolidata come un punto di riferimento per chi opera nel mondo dell’edilizia, dell’architettura e delle tecnologie applicate.  

Tra i settori maggiormente rappresentati, con un’ampia panoramica delle novità e delle tendenze più recenti vi erano: materiali per l’edilizia, domotica, energia sostenibile, architettura e, naturalmente, macchinari e attrezzature quali piattaforme aeree, gru, escavatori, sollevatori. Il ventaglio di sistemi di sollevamento presentato comprendeva macchine e attrezzature come semoventi girevoli, semoventi verticali, autocarrate, ragni, scale e sollevatori manuali firmati Genie, CTE e Pratika. 

Un evento, tanti vantaggi:  

la fiera non è stata una semplice vetrina ma una manifestazione interattiva. Ha infatti riservato un ampio spazio alla formazione, con workshop e seminari tenuti da esperti del settore, che hanno trattato temi di grande rilevanza, come le nuove normative sull’efficienza energetica e le opportunità di finanziamento per le imprese edili. Partecipare al SAEM ha rappresentato un’occasione unica per tutti i professionisti del settore construction per la possibilità di fare rete con aziende provenienti dal panorama nazionale e internazionale.  

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Valori aziendali: dall’idea alla messa in pratica

valori aziendali

Da molti anni ormai si parla sempre di più di azioni ESG (Environmental, Social, Governance) concrete e misurabili come pilastro fondamentale dell’operato all’interno di ogni impresa.

Anche noi abbiamo sposato questo approccio e ci impegniamo quotidianamente per trasmettere, far crescere e diffondere quelli che sono i nostri valori aziendali attraverso la messa in pratica di azioni concrete che coinvolgono sia il team interno che gli stakeholder del nostro mercato.

Sappiamo che ogni azienda opera nell’ottica di quelli che sono i propri obiettivi ma, soprattutto, è guidata dai propri valori. Questi devono essere la mappa che permette di seguire una condotta sana, di rispettare risorse, strutture, persone, tempi, collaboratori, ambiente e di raggiungere i risultati prefissati. Devono essere il timone da manovrare per arrivare dove desideriamo. Noi, lavorando fianco a fianco, ne abbiamo individuati sette principali che ci caratterizzano e, una volta tracciata la rotta, è bastato parlare con “l’equipaggio” per rappresentarli graficamente. Ecco come abbiamo fatto.

Quando abbiamo iniziato a pensare ai nostri valori come a un plus da comunicare abbiamo fatto una scelta: quella di poterli costruire e rappresentare sia in forma visuale che scritta dando vita a un percorso che vedesse coinvolto tutto il nostro team. Abbiamo così creato un’occasione di confronto e condivisione fondamentale per la crescita che stiamo promuovendo e sostenendo. Siamo partiti chiedendo a ognuno di realizzare un disegno che rappresentasse la sua visione dell’azienda. Il risultato è stato stupefacente, alcuni elementi visivi e parole erano ricorrenti quasi a simboleggiare una già tacita condivisione di valori “sottintesi” tra le persone.

Dai disegni emersi e attraverso una serie di focus group con le varie aree abbiamo raccolto delle parole chiave e individuato sette concetti: rispetto, passione, integrità, benessere, lealtà e fiducia, qualità e innovazione, armonia e lavoro in team.

La tecnologia a supporto della creatività.

Con il supporto di strumenti di intelligenza artificiale e di software di grafica, ispirati all’illustrazione digitale e alla nostra regione di appartenenza, la Campania, abbiamo creato sette poster principali, ognuno dei quali rappresentante un valore e un luogo storico/monumento del nostro territorio.

Così sono nate le immagini visibili nella gallery qui sotto, ognuna delle quali ha molto da raccontare. Integrità, per esempio, si ispira alla vita di Giancarlo Siani, giornalista impegnato nella lotta alla Camorra vissuto a Napoli. Benessere mostra la vita bucolica di chi sceglie di vivere nel verde nelle zone di Avellino e Benevento. Rispetto rappresenta perfettamente l’integrazione tra culture diverse davanti a un pilastro della cultura e dell’arte campana, la Reggia di Caserta.

Tutte le illustrazioni, oltre a decorare la nostra sede e alcuni elementi di comunicazione e merchandising aziendali sono oggi un preziosissimo promemoria per noi che li vediamo quotidianamente, sono un ottimo biglietto da visita per chi viene a trovarci, soprattutto per chi ci ha appena conosciuti.

“I valori aziendali sintetizzano” – racconta Marco Scarano, CEO di Elevateur – “ i principi, le cose che contano, i riferimenti sostanziali che, con la mission e la vision societarie, rappresentano le linee guida per le cultura aziendale, apprezzabili dai clienti, gli azionisti, i dipendenti”

Collaborare alla creazione dei valori è stato un lavoro impegnativo ma molto coinvolgente con un aspetto conclusivo molto importante e, probabilmente, da considerare il lato migliore di questo progetto. La possibilità di mettere in pratica ciò che è emerso rispettando e applicando questi valori concretamente giorno dopo giorno.

Condividi i nostri valori e vuoi entrare nel nostro team? Invia la tua candidatura dal form qui sotto.

Sulla rotta dei grandi progetti navali

nave elevateur

Manutenzione, costruzione, tinteggiatura: le piattaforme aeree , i ponteggi e i montacarichi possono essere di supporto anche all'interno dei più grandi cantieri navali. Scopriamo insieme come.

Quando si parla di costruzioni, restauro e ristrutturazioni, la prima cosa che viene in mente è, molto probabilmente, l’edilizia. Tutti siamo abituati a veder costruire un palazzo oppure uno stabilimento industriale ma c’è un altro settore, a volte dimenticato o poco conosciuto, all’interno del quale le piattaforme aeree e i sollevatori possono essere un prezioso alleato. Si tratta della costruzione delle navi.

Come si incontrano il mondo del sollevamento e l’industria marittima?

Costruire una nave è esattamente come costruire un palazzo. Serve un progetto ingegneristico, si parte dall’anima in metallo, dalle “fondamenta” per poi aggiungere strati, livelli, piani. L’acciaio dolce e le leghe leggere che formano i profili e il fasciame delle navi devono rispettare precise caratteristiche imposte dal R.I.Na. e devono passare determinate prove mirate a ridurre i rischi di incendio e allagamento, a garantire leggerezza e durevolezza visto che, alcune imbarcazioni, possono avere una vita che va anche oltre i 40 anni. A tal proposito bisogna sempre ricordare che le importanti operazioni di manutenzione e pulizia dello scafo delle navi, i trattamenti antiruggine, la verniciatura, le saldature vanno necessariamente effettuate sia prima del varo con la nave all’asciutto che, una volta varate le navi, quando queste si fermano nei porti per poco tempo tra un viaggio e l’altro o al rientro dalle operazioni militari.

braccio con jib su nave

Ed è qui che piattaforme e sollevatori possono essere di supporto. Perché?

  • L’altezza

Prima di tutto perché le navi, in particolare quelle per grandi crociere, quelle da combattimento o per il supporto logistico possono raggiungere grandi altezze. Per esempio, Nave Trieste e Nave Atlante, varate negli ultimi anni negli stabilimenti Fincantieri di Castellammare di Stabia, superano i 27 metri ma esistono grandi navi per il trasporto di passeggeri alte oltre 70 metri. Questo comporta la necessità di dover sollevare persone, attrezzature, materiali pesanti, a quote simili a quelle di un palazzo di più di dieci piani. Per esempio, per arrivare a riparare un oblò danneggiato, controllare una scialuppa, effettuare un ritocco o una saldatura, potrebbe essere necessario arrivare molto in alto.

  • Il tempo

Soprattutto in fase manutentiva, più che durante le operazioni di costruzione durante le quali si possono usare i ponteggi, è necessario operare molto velocemente. Ogni nave deve rispettare una tabella di marcia e ha a disposizione poco tempo per poter “riposare in marina per rifarsi il trucco”. Questo vuol dire che, soprattutto quando si presentano emergenze, la ristrutturazione e il restauro delle imbarcazioni devono essere effettuati celermente, adottando soluzioni e macchine che assicurino rapidità. Una PLE, quindi, è utile perché in pochi minuti permette agli operai di arrivare ovunque e operare in sicurezza.

  • La versatilità

Soprattutto quando gli scafi presentano qualche problema è importante effettuare le operazioni di sistemazione in modo da non intralciare assolutamente il lavoro degli equipaggi e la serenità dei passeggeri. Una piattaforma aerea è lo strumento adatto.

  • Può raggiungere facilmente anche spazi stretti senza intralciare, può essere spostata o può muoversi facilmente, può raggiungere parti della nave difficilmente raggiungibili in altro modo.
  • Può sollevare materiali pesanti come attrezzature per la saldatura, vernici, vetri
  • Aiuta a sollevare pezzi di motori ingombranti e delicati.
  • Permette di contenere i costi relativi all’acquisto di macchinari per la manutenzione visto che può essere noleggiata sia a caldo che a freddo.

La nostra esperienza al servizio della nautica.

Il nostro team di funzionari, in questi anni, è stato chiamato a operare nel settore nautico in diverse occasioni fornendo consulenza e soluzioni. Ecco alcuni esempi:

B Lift 510 HR: un’autocarrata con braccio telescopico per la manutenzione di navi da crociera.

Una macchina importante quella di casa CTE, in grado si sollevare fino a 600kg a 50 metri di altezza. Ha una cesta comodissima che, grazie all’estensione idraulica arriva a ben 3600 mm di larghezza e una cabina orientabile che, inclinandosi permette manovre accurate e sicure. Il massimo della precisione è garantito dalla presenza di un jib secondario con articolazione a 180° che offre un’ampia gamma di manovre, anche complesse. Perfetta per raggiungere anche gli angoli più remoti delle “città galleggianti” che solcano i nostri mari.

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Autogru Terex RT45: sbarcata in Sicilia per garantire il massimo del supporto.

Quando, all’interno di un grande cantiere navale, si rende necessario il sollevamento di pesanti carichi, la Terex RT45 è la scelta ideale. E’ una macchina che offre una capacità di sollevamento massima di 4,5 tonnellate a 35 metri di altezza, è progettata per operare all’interno dei porti ma anche in ambienti difficili, su terreni sconnessi e accidentati. Uno dei principali vantaggi di questa macchina è che, una volta “ a riposo” è veramente compatta quindi può facilmente essere imbarcata per raggiungere, via mare, anche porti lontani dalla sede di noleggio.

terex

Ragno Palazzani XTJ 37+: rapida e di dimensioni ridotte, è la piattaforma ideale per la manutenzione veloce di yacht e imbarcazioni da diporto.

La caratteristica che, più delle altre, rende questo ragno l’alleato ideale per il settore nautico è la sua dimensione. E’ stretto, compatto, facile da spostare e stabilizzare. Non ha ingombri posteriori e opera con movimenti semplici, diretti. Questo vuol dire che può muoversi agevolmente anche su banchine strette, tra imbarcazioni e container. Può sollevare oltre 300 kg a 37 metri di altezza e può contare su uno sbraccio di ben 15 metri.

ragno palazzani

Se la tua azienda si occupa di manutenzione e costruzione di imbarcazioni o se stai per avviare il tuo cantiere all’interno di un porto, siamo a disposizione per una consulenza.

Potremo trovare insieme la macchina più adatta alle tue esigenze, pronto a salpare verso un grande progetto?

Richiedi una consulenza.

HX17AZ e HX19A: due dei nuovi escavatori compatti Hyundai a confronto

escavatori compatti

Quando sono i piccoli a rompere gli standard c’è davvero l’imbarazzo della scelta, allora come fare per decidere tra questi due nuovi compatti?

Con queste macchine “al di fuori del normale” Hyundai ha scelto di rompere completamente gli schemi del settore sotto ogni aspetto, dal comfort alla manovrabilità, dal design alla potenza, dall’idraulica all’elettronica. Ma cosa le rende così speciali e quale scegliere per i propri progetti?

Decisione difficile. Proviamo a cancellare ogni dubbio conoscendo le due “piccole di casa” più da vicino.

Vediamo prima cosa hanno in comune:

Prestazioni:

Il loro motore Stage V garantisce prestazioni top e rispetta le ultimissime normative sulle emissioni, possono essere con ingombro di rotazione zero o con sbalzo convenzionale. C’è la versione “cabina” e quella “canopy”, ci sono il carro a carreggiata variabile e la lama dozer regolabile. Ogni caratteristica sembra pensata per massimizzare la produttività senza rinunciare all’estetica e assicurando capacità da top player.

Comfort:

Grazie a un display LCD 5 pollici è facilissimo controllare tutte le impostazioni delle macchine. Il monitor IP68 ha la protezione water resistant. La pressione idraulica ausiliaria si regola a bordo e i comandi proporzionali sono “in punta di dita” per la massima comodità. E il design? Basta ricordare che queste macchine sono già state insignite del prestigioso Red Dot Design Award 2022.

Sicurezza:

Gli escavatori compatti HD Hyundai hanno standard di sicurezza elevatissimi. Possiedono, oltre al blocco di sicurezza automatico, protezioni specifiche per i cilindri di braccio, avambraccio e benna.

La cabina, infine, è robustissima per proteggere al meglio l’operatore. Parliamo di macchine piccole ma robuste e durevoli.

Vediamo ora le differenze tra i due modelli presi in considerazione:

Manovrabilità:

L’HX17A Z è una delle macchine più piccole della gamma di escavatori compatti Hyundai, questa 1,7 ton è perfetta per operare senza sforzi in spazi ridotti. L’HX19 A, invece, è consigliato a chi cerca una maggiore potenza.

L’HX17A Z è un escavatore a ingombro di rotazione zero effettivo mentre il 19 quintali viene consegnato con sbalzo posteriore convenzionale e offre prestazioni superiori di scavo e sollevamento rispetto alle macchine a ingombro di rotazione zero.

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Comodità:

Il modello più piccolo mette la praticità e il comfort del manovratore al centro. Gli interni sono spaziosi e consentono di operare velocemente in modo efficiente. Il “fratello grande” punta ancora di più sulla praticità e aggiunge la riduzione al minimo del rumore, bella comodità per quando si lavora per tempi lunghi, no?

HX17AZ cala i suoi assi in termini di comodità grazie ai joystick proporzionali, alla leva RCV e alla regolazione del flusso idraulico da display lcd che assicurano una maggiore precisione negli spostamenti e nel comando degli attrezzi.

HX19A risponde sfoggiando una nova portiera con vetratura ampliata  che aumenta la visibilità durante le manovre e un monitor LCD resistente all’acqua nella versione canopy.

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Sicurezza:

Tutti e due i modelli soddisfano gli standard ROPS (Strutture di protezione contro il ribaltamento) e TOPS (Strutture di protezione antirovesciamento) ma il “19” può essere consegnato anche con configurazione FOG (Protezione oggetti in caduta).

Produttività:

Per quanto riguarda questo valore, le caratteristiche dei due compatti presi in considerazione sono abbastanza simili e, comunque, di altissimo livello. Così come le qualità riguardanti la manutenibilità. I due escavatori, infatti, sono progettati per un accesso di manutenzione semplificato e possiedono un sistema telematico in grado di dare accesso ai principali dati vitali della macchina.

Insomma, scegliere tra questi due primi escavatori compatti non è semplice perché rappresentano entrambi un salto di qualità davvero significativo per questo segmento di mezzi.

Ma, se sei in dubbio e hai bisogno di una consulenza per sapere quale dei due sia maggiormente adatto ai tuoi progetti puoi richiederla a noi gratuitamente compilando il form che trovi qui sotto!

L’efficienza di una piattaforme aerea autocarrata telescopica per mettere “in luce” le nostre strade

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Nuova piattaforma aerea autocarrata della famiglia telescopiche CTE modello B-Lift 18 consegnata a un’azienda avellinese che si occupa di illuminazione pubblica.

Prendersi cura delle luci che si trovano ai bordi delle nostre strade è un lavoro che richiede grande dedizione, attenzione ai piccoli dettagli e continuo aggiornamento. Così ci ha spiegato Gino Guarino, a capo dell’azienda omonima, che proprio di questo si occupa da oltre vent’anni. Il Sig.Guarino è stato da noi nei giorni scorsi per acquistare una piattaforma aerea autocarrata telescopica da aggiungere al suo parco macchine. Scopriamo insieme a lui il perché di questa scelta.

“La nostra azienda – spiega Guarino – opera nel settore dell’illuminazione pubblica da molto tempo. Questo è un settore che richiede rapidità, precisione, versatilità. Il nostro lavoro comprende, oltre alle attività di manutenzione, anche approfondimenti tecnici sugli impianti pubblici che ci portano ad aggiornare noi stessi e la nostra flotta di mezzi. C’è poi un altro aspetto fondamentale per chi, come noi, si occupa di queste cose: la sicurezza. Non si tratta di semplice estetica, una buona illuminazione pubblica, infatti, garantisce ai cittadini la giusta tranquillità mentre sono alla guida.”

Abbiamo quindi chiesto al Sig.Guarino di approfondire il discorso sicurezza e di spiegarci come mai abbia scelto di acquistare proprio una CTE B-Lift 18. Ecco come ci ha risposto:

“Ho scelto questo tipo di mezzo per vari motivi. Il primo è che conosco già molto bene questo genere di mezzi visto che ne possiedo altri. Ho però scelto di acquistare una macchina CTE perché volevo una piattaforma capace di garantirmi altissime performance in termini di tecnologia e affidabilità.”

gino guarino cte blift18

La CTE B-lift 18, in effetti, è un concentrato di versatilità e sicurezza, un mezzo all’avanguardia che grazie ai suoi tre sfili può raggiungere altezze importanti. Arriva infatti a ben 18 metri e ha uno sfilo di oltre 12 metri per arrivare ovunque.

La rotazione torretta di 320°, gli stabilizzatori a piazzamento oleodinamico con sensori di contatto terreno e i controlli proporzionali con rampe di accelerazione e decelerazione garantiscono un controllo ottimale e grande precisione.

La navicella di questa autocarrata è molto spaziosa e dispone di una portata di ben 300 kg per sollevare facilmente persone e attrezzature.

Tutte caratteristiche che hanno convinto l’azienda avellinese a puntare su questa macchina per svolgere agevolmente il proprio lavoro.

Prima di partire alla volta di Mirabella Eclano, Guarino si sofferma a osservare la macchina appena acquistata e ci racconta di più sul perché abbia scelto proprio Elevateur per il suo importante investimento:

“Ci tengo a precisare che abbiamo scelto di affidarci a Elevateur per questo acquisto perché crediamo che ci sia una condivisione di valori tra le nostre aziende. Proprio perché, come dicevo prima, ci piace tenerci aggiornati e fare le cose per bene, i nostri ragazzi hanno svolto il corso di formazione e ottenuto l’abilitazione all’uso insieme a voi e questa esperienza positiva ci ha spinti a continuare il rapporto. Avere il supporto di un funzionario commerciale preparato sulle macchine e sempre disponibile è veramente di fondamentale importanza. Siamo certi che con questa piattaforma potremo rispondere in modo efficiente alle necessità dei nostri clienti”.

Da oggi l’illuminazione pubblica ha un nuovo alleato!

Stai cercando una piattaforma aerea autocarrata telescopica? Chiedi supporto a un consulente compilando il form qui sotto.

Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per il mondo delle piattaforme

Sbarco in quota: questo 2024 inizia all’insegna delle novità, scopriamo di più su cosa sta succedendo

Per oltre 50 anni Genie ha portato sul mercato una dopo l’altra soluzioni centrate sulla sicurezza dell’operatore. L’ultima novità introdotta dal brand americano riguarda lo sbarco in quota e l’innovazione consiste nella creazione di un supplemento che sarà allegato al manuale dell’operatore a partire da quest’anno.

Cosa ha provato a fare Genie, e in che modo?

Genie ha introdotto all’interno dei manuali operativi un indispensabile supplemento per l’operatore e facendo in modo che lo sbarco in quota sia ufficialmente consentito sulle proprie piattaforme.

Cosa è possibile leggere all’interno di questa appendice al manuale operativo?

Che lo sbarco in quota sarà consentito per:

  • modelli Z, S, SX realizzati dal 2003 e approvati per i mercati ANSI, AUS e CSA
  • tipologie approvate per l’uso nel mercato CE e UKCA

(per conoscere tutti i modelli coinvolti invitiamo alla consultazione del manuale specifico aggiornato fornito dal produttore).

Quindi, da oggi, un operatore che vuole sbarcare in quota da una piattaforma di lavoro elevabile su una superficie o una struttura staccandosi e allontanandosi dalla piattaforma Genie può farlo se:

  • possiede una copia del supplemento allegato al manuale di utilizzo
  • è stato adeguatamente formato
  • conosce le attrezzature, i DPI, gli adesivi e i cartelli, le funzioni di comando, le normative di sicurezza

Da non dimenticare:

In ogni caso, chi svolge il lavoro dovrà attenersi alle regole vigenti nel luogo in cui il lavoro viene svolto e assicurarsi che le condizioni delle attrezzature Genie siano appropriate.

L’attrezzatura Genie dovrà essere azionata conformemente a tutte le restrizioni, le istruzioni e le avvertenze contenute nel manuale e l’operatore dovrà sempre utilizzare correttamente i DPI.

La piattaforma dovrà essere posizionata su una superficie stabile e livellata e chi la manovra dovrà uscire solo attraverso la barra o il cancelletto d’ingresso scorrevole sapendo in anticipo come anticipare eventuali movimenti verticali e orizzontali della piattaforma durante le operazioni di entrata e uscita dalla cesta.

Per effettuare lo sbarco:

  • l’ingresso della piattaforma dovrà trovarsi il più vicino possibile al di sopra della superficie, ma non oltre 6 in/15 cm dalla superficie
  • il vento non dovrà superare i 32 km/h
  • andrà anticipatamente redatto un piano di evacuazione

In poche parole, lo sbarco, per dirsi approvato dovrà essere sempre conforme alle vigenti norme governative, provinciali, locali e del proprio luogo di lavoro o alle regole del mercato in cui si opera.

Ma cosa si intende quando si parla di sbarco in quota?

Lo “sbarco in quota” è una manovra con la quale gli operatori delle piattaforme di lavoro elevabili possono raggiungere aree sopraelevate con la cesta per poi scendere/salire da questa. Una operazione complessa e se non fatta secondo le normative vigenti, con i dovuti accorgimenti e i giusti DPI, anche potenzialmente pericolosa.

Quali sono i rischi?

  • sollevamento o abbassamento repentino della piattaforma (con possibilità di danneggiamento della macchina, effetto “catapulta” e perdita di equilibrio per gli operatori
  • caduta dall’alto: con possibile rischio di ribaltamento della macchina
  • errore di manovra dell’operatore della PLEche può determinare instabilità e conseguenti danneggiamenti

Altri rischi possono derivare dalle caratteristiche dell’area di sbarco che può essere non lineare, scivolosa, piena di ostacoli quindi, in ogni caso prima di effettuare questa manovra bisogna sempre:

  • conoscere perfettamente la procedura e le regole per effettuarla
  • consultare il manuale di istruzioni fornito dal costruttore

Se l’operatore deve assolutamente sbarcare in quota con una PLE, se non ci sono altri sistemi che permettano il raggiungimento della quota prevista, deve scegliere la macchina in funzione del tipo di attività da eseguire.

Nello specifico, il manuale della macchina può dire che:

  • lo sbarco è assolutamente vietato
  • lo sbarco è consentito entro dei limiti di impiego
  • in alternativa può non avere riferimenti allo sbarco

Una volta consultato il manuale bisogna anche sincerarsi:

  • di conoscere perfettamente la tipologia di lavoro da eseguire;
  • avere analizzato accuratamente il luogo dove sbarcare in quota;
  • aver scelto la giusta PLE per sbarcare

E bisogna anche sapere se lo sbarco avverrà in un’area protetta da parapetti su tutto il perimetro, se l’accesso è tangente all’area protetta da parapetti ma presenta un rischio di caduta, se si tratta di un accesso con punti di ancoraggio e linee vita o se l’accesso non presenta punti di ancoraggio.

Negli ultimi anni abbiamo assistito a un uso sempre più assiduo delle PLE per raggiungere luoghi di lavoro in quota e sbarcare per effettuare l’attività su tetti e, per esempio, terrazze. Che si tratti di edilizia, settore impiantistica o manutenzione, questa è una manovra difficile che, però, sembra essere di estrema utilità per molti utilizzatori ma non esplicitamente consentita dalla UNI EN 280:2015.

Insomma, come abbiamo visto, lo sbarco in quota è una manovra della quale si parla molto ma intorno alla quale bisogna fare chiarezza.

La sicurezza al primo posto:

Come per tutti i temi riguardanti la sicurezza, siamo particolarmente attenti all’introduzione di questa novità che potrebbe segnare l’inizio di una nuova era per il mondo delle piattaforme.

Se hai dubbi a riguardo puoi contattare uno dei nostri istruttori con esperienza decennale compilando il form qui sotto.

Elevateur al fianco della Casa di Matteo per una Pasqua solidale

Le uova di Pasqua acquistate come regalo per il personale sosterranno la Onlus napoletana

Da sempre siamo al fianco delle associazioni benefiche perché crediamo che sia fondamentale partecipare come parte attiva alle iniziative delle realtà impegnate nel portare valore sul territorio.

Quest’anno, abbiamo scelto, con estremo piacere, di sostenere l’Associazione “La Casa di Matteo”.

La Casa di Matteo nasce da una storia vera e rappresenta un progetto unico in tutta Italia. Si tratta di una casa di accoglienza per bambini con patologie abbandonati in ospedale o con famiglie non in grado di gestire tali patologie.

Grazie ad un’equipe multidisciplinare formata da infermiere ed educatori specializzati, i bambini ricevono cure specifiche, ma soprattutto un amore familiare, che li aiuta a costruire legami affettivi importanti.

Le uova e i biscotti di finissimo cioccolato al latte realizzati dall’associazione insieme a Cioccolateria Napoletana, arriveranno sulle tavole di tutto il personale Elevateur portando sorrisi e bontà.

Un piccolo gesto di grande valore che rappresenta, ancora una volta, la nostra volontà di lavorare fianco a fianco con realtà come questa per  favorire la crescita dell’intera comunità all’interno della quale viviamo.

Elevateur al PDS IPAF: prove pratiche e tecnologia per portare la formazione a un nuovo livello

team ipaf elevateur

Per conoscere gli standard di sicurezza del futuro i nostri istruttori continuano a studiare insieme ai migliori formatori

Quando si è chiamati a insegnare qualcosa agli altri, in particolare nel campo della sicurezza, una delle cose da non dimenticare mai è che bisogna continuare anche con l’attività di apprendimento e aggiornamento su noi stessi. Questo è quello che fanno i nostri istruttori da quasi vent’anni.

Anche quest’anno il nostro team ha preso parte al consueto seminario di aggiornamento professionale degli istruttori IPAF tenutosi, per l’edizione 2024, presso Safeland, centro per la condivisione e diffusione della cultura della sicurezza  di Silaq, ente facente parte del network formativo IPAF.

A differenza di altre volte, durante questa giornata, gli istruttori non hanno lavorato a bordo delle PLE ma hanno svolto attività pratiche venendo coinvolti in challenge, prove tecniche e di sicurezza sul lavoro.

Safeland è un polo molto innovativo all’interno del quale si possono sperimentare in un ambiente protetto le dinamiche inerenti la sicurezza sotto ogni suo aspetto. I nostri istruttori IPAF, per i quali la formazione è sempre al primo posto, hanno potuto consolidare e accrescere le proprie competenze mettendosi concretamente alla prova.

La struttura milanese ha messo a nostra disposizione, per l’intera giornata, attrezzature tradizionali, digitali e tecnologie futuristiche in ambito di prevenzione per permetterci di sperimentare, imparare, confrontarci.

“Siamo molto contenti” – ci raccontano Davide Scarano e Clemente Tramontano, Istruttori Ipaf di Elevateur – “di aver preso parte a questa esperienza davvero interessante per la formula con la quale è stata erogata. Rispetto al passato abbiamo avuto l’opportunità di cimentarci con prove pratiche sul campo operando in totale sicurezza. Con un simulatore di realtà virtuale abbiamo spento un incendio, abbiamo provato il lavoro negli ambienti confinati, testato le linee vita, ci siamo arrampicati su una parete verticale. Tutto questo è una vera e propria palestra per noi che siamo chiamati ad avere a che fare con queste tematiche ogni giorno ma, soprattutto, è un interessante nuovo punto di vista sulla didattica relativa alla sicurezza, torniamo a casa con un bagaglio di nuove conoscenze”.

Quella tra Elevateur e IPAF è una collaborazione che dura ormai dal 2009 e che, grazie ad attività innovative come questa si conferma un accordo solido fondato sulla condivisione di valori comuni quali la formazione di qualità, la diffusione della cultura della sicurezza sul luogo di lavoro e l’impegno nella ricerca di aggiornamento costante.

Al rientro alla base i nostri istruttori sono già pronti a mettere in campo le nuove skill durante i prossimi corsi. Scopri subito le date sulla pagina dedicata.

Richiedi informazioni sulla formazione compilando il form qui sotto.

31° Congresso Nazionale Noleggiatori Assodimi: un treno da non perdere

news assodimi

Il 29 settembre Elevateur ha preso parte con successo al 31°congresso Nazionale dei noleggiatori organizzato da Assodimi, un importantissimo momento di aggregazione, condivisione e aggiornamento per l’intero settore.

Quest’anno, Elevateur ha ricoperto un ruolo ancora più importante all’interno di questo evento dando un contributo realizzativo all’iniziativa. La manifestazione, tenutasi a Napoli, è stata ospitata dallo splendido Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa della fondazione FS che nei suoi 7 padiglioni ospita gioielli tecnologici che hanno fatto la storia dei trasporti.

Il congresso è stato, prima di tutto, l’occasione per condividere esperienze e scambiare le proprie conoscenze con colleghi di tutta Italia. Tra gli oltre 500 partecipanti, infatti, erano presenti ben 140 aziende di noleggio e 60 sponsor.

A riguardo ecco le parole del CEO di Elevateur Marco Scarano:

“L’ampia e valida partecipazione da parte di tutte le aziende di noleggio coinvolte è sinonimo dell’ottima riuscita dell’evento.

La presenza di distributori e produttori in qualità di sponsor denota una crescente attenzione nei confronti delle attività del mondo del noleggio e, di conseguenza, verso il cliente finale. E’ piacevole vedere come, nonostante la scelta di una location delocalizzata rispetto a quelli solitamente percepiti come centri nevralgici del mercato, fossero presenti moltissimi colleghi del centro e nord Italia.

Da sottolineare, all’interno dell’evento, i due importanti punti di vista offerti da Sergio Piazza, Vicepresidente Ance Nazionale e di Maurizio Manfellotto past President di Unione Industriali Napoli che, in quanto portavoce del mondo delle costruzioni e dell’industria, rappresentano a pieno i principali clienti del nostro settore.”

marco scarano

Scopriamo di cosa si è parlato:

nelle parole degli undici speaker presenti è emersa sicuramente la necessità di definire le giuste strategie per spingere un comparto dai numeri interessanti ma che per continuare a essere produttivo deve esplorare nuovi scenari non limitandosi a un ruolo da “spettatore del mercato”.

Nel suo approfondimento economico, la giornalista di Sky Tg24 Mariangela Pira ha evidenziato un interessante punto di vista: in un mondo attanagliato dall’inflazione e con le più grandi economie globali in difficoltà, il noleggio, settore “anticiclico” per eccellenza, potrebbe trovare diverse opportunità di rilancio se si è bravi a cogliere le giuste occasioni.

Il 2023 si conferma un anno di crescita, entusiasmante, di cambiamento, insomma, una partita ancora da giocare ma con quale strategia? Federico della Puppa all’interno dell’osservatorio sul noleggio ha descritto le varie possibilità: ampliamento del parco mezzi, ricerca di personale specializzato, inserimento in flotta di nuove macchine, creazione di strumenti digitali dedicati. In un mondo che corre sempre più veloce e si evolve è diventato sicuramente più difficle fare previsioni ma, comunque, la percezione attuale è quella che l’intero settore goda di buona salute.

Le competenze al centro:

Come dimostrato dal tema che è il filo conduttore della European Rental Week 2023 organizzata da ERA, l’investimento più importante che le aziende di noleggio possono fare è quello sulle persone, soprattutto con l’intento di attirare i giovani verso questo mondo professionale sempre dinamico e appagante. Lo ha spiegato molto bene anche la formatrice e mindset coach Debora De Nuzzo definendo fondamentale la creazione di un piano di benessere organizzativo. L’obiettivo di questo piano? Promuovere l’armonia vita/lavoro contribuendo al benessere delle persone e valorizzandone i talenti.

Se non ora quando?

Il Congresso si è concluso con una domanda/riflessione suggerita da Federico Della Puppa, responsabile area analisi di Smartland e Centro Studi Assodimi, ai partecipanti: “dove cresceremo?”.

L’obiettivo, in vista della prossima edizione, è quello di esplorare tutte le zone territoriali e tipologiche ancora poco presidiate dal noleggio. Quelle zone in cui risiedono le necessità latenti, le domande, i bisogni dei clienti che ancora non trovano risposta e vanno capite per essere soddisfatte. Insomma, l’invito è quello di non limitarsi ad aspettare i cambiamenti del mercato ma di anticipare il cambiamento con proattività.

Nuovo punto noleggio a Salerno

salerno panorama

Salerno chiama, Elevateur risponde! Sempre più presenti sul territorio.

 

Grande novità in arrivo! Dopo la storica sede di Nola e quella di Cassino, dal 25 settembre 2023 Elevateur è presente anche a Salerno con un nuovo punto noleggio dedicato alla consegna e ritiro di macchine e attrezzature.

 

Come è nato questo nuovo punto noleggio?

La scelta è stata naturale: vista la crescente richiesta da parte della clientela salernitana di avere a disposizione un partner capace di garantire servizi e supporto di qualità, abbiamo raccolto questa sfida e ci siamo messi a disposizione con la nostra esperienza. 

Nato presso la Euro Noleggi di via S.Leonardo 123 a Pontecagnano, questo nuovo “campo base” garantisce maggiore distribuzione sul territorio campano e presenta diversi vantaggi:

–    Capillarità: facilità nel raggiungere la zona per tutti i clienti che arrivano dal Cilento, dalla Basilicata e dalla Calabria

–    Assistenza: l’officina mobile raggiunge più facilmente un’area geografica più estesa 

–    Ampia zona antistante la filiale: un’area espositiva davvero importante per poter conoscere e visionare la gamma completa

–    Ampliamento servizio: disponibilità di noleggio con/senza operatore

Dove siamo:

Vieni a trovarci, raggiungerci è facilissimo. Clicca sulla mappa qui sotto per sapere come fare.

Per maggiori informazioni contatta il Responsabile di filiale

 

Clemente Tramontano

3351408822 – clemente@elevateur.it