Tempo di eventi! Arriva la Fiera di Morcone dal 20 al 25 settembre

fiera morcone

Un’opportunità strategica di grande rilevanza per le aziende del territorio. Ci saremo anche noi in partnership con De Simone Group di Benevento.

Finita l’estate, si riapre la stagione degli eventi dedicati al settore. Tra questi, a inizio autunno avrà luogo la Fiera di Morcone, in provincia di Benevento.

Evento di lunga tradizione, è giunto infatti alla quarantanovesima edizione, è riconosciuto come una vetrina essenziale per consolidare la propria presenza sul mercato, stringere nuove relazioni commerciali e promuovere prodotti e servizi a un pubblico ampio e diversificato.

La kermesse offre un’importante occasione per mettere in mostra le eccellenze del territorio e ruota prevalentemente intorno a settori come agricoltura, zootecnia e agro-alimentare, con ampi spazi dedicati anche alle attrezzature e ai macchinari industriali.

Nei suoi 40.000 metri quadri di superficie espositiva, la fiera offrirà ai visitatori ampi spazi espositivi, convegni e momenti dedicati all’intrattenimento e al confronto

Luogo e opportunità saranno quelli ideali per fare networking e instaurare nuove collaborazioni. Questi giorni saranno quindi l’occasione per fare business ma anche per reperire aggiornamenti, condividere esperienze e confrontarsi con altri professionisti in modo da far nascere nuove sinergie e generare valore per il territorio.

In questa vetrina d’eccellenza saranno presenti alcune macchine della nostra gamma tra le più adatte al sollevamento e al movimento terra:

  • Macchine movimento terra Hyundai
  • Piattaforme aeree autocarrate CTE
  • Piattaforme aeree cingolate

Durante la manifestazione, i visitatori potranno visionare anche l’ampia gamma di attrezzature presentata da De Simone Group, azienda beneventana con 40 anni di esperienza nel settore delle macchine agricole, per arboricoltura e gardening che quest’anno raggiunge le 15 partecipazioni alla Fiera di Morcone.

Nello specifico saranno esposti:

  • Cimatrice Ero
  • Trincia per escavatori C4 Meccanica
  • Trincia Serrat
  • Scalzatore R Top Arrizza
  • Trattori Ferrari

Come raggiungere la fiera?

La manifestazione, aperta dalle 8 alle 20 dal lunedì al venerdì e dalle 9 alle 19 nel fine settimana, si trova in Contrada Piana, 131​ a Morcone (BN). Seguiteci per maggiori informazioni su come raggiungere lo stand che ospiterà i nostri mezzi.

locandina

Parola d’ordine: leggerezza. Quella della piattaforma aerea Ragno Palazzani TZX 250

ragno palazzani tzx 250

Una soluzione versatile e altamente performante adatta a una vasta gamma di applicazioni

Facciamo conoscenza con il ragno Palazzani TZX 250: piattaforma con braccio telescopico in alluminio suddiviso in due sezioni articolate e telescopiche. Il sistema dinamico conferisce alla macchina una maggiore agilità in quota e, oltre a semplificare il movimento dell’operatore, conferisce un’ottima sensazione di stabilità all’interno della cesta.

Fisico atletico e prestazioni da top player:

Parliamo di una macchina veramente leggera, infatti complessivamente pesa soltanto 2660 kg, il che facilita il trasporto e l’installazione. Grazie alla sua struttura compatta, con dimensioni di 5,12 m di lunghezza, 98 cm di larghezza e 1,92 m di altezza, la TZX 250 è adatta agli spazi stretti e può accedere ad aree limitate anche passando attraverso porte di dimensioni ridotte. E in fase operativa? Anche in questo caso l’ingombro è assai contenuto, caratteristica utile per i lavori in interno.

Questo ragno offre un’altezza massima di lavoro di 25 metri e uno sbraccio orizzontale di 10,6 metri. Il braccio, inoltre, può ruotare di 360°. caratteristiche ideali per operazioni che richiedono accesso a punti elevati e difficili da raggiungere. La capacità di carico della piattaforma è di 250 kg, sufficiente per ospitare uno o due operatori e attrezzatura, garantendo allo stesso tempo sicurezza e stabilità.

Possiede un sistema di stabilizzazione estremamente flessibile e orientabile in due diverse posizioni. Le due modalità di piazzamento (larga e stretta) permettono un adattamento ideale a diverse condizioni del terreno anche su pendenze che arrivano al 19%. Gli stabilizzatori possono essere azionati sia manualmente che automaticamente.

Anche il cestello è in alluminio, misura 140×70 cm e si può smontare e rimontare facilmente nel caso si presentasse la necessità di entrare in spazi stretti. Sempre in cesta si trova una comoda presa elettrica da 230 V che permette l’utilizzo di utensili in quota.

Un ragno smart:

Il Palazzani TZX 250 offre la possibilità di disporre di accessori tecnologici adatti a semplificare il lavoro dell’operatore:

  • la comoda funzionalità “return to home” che permette di far rientrare automaticamente il braccio nella posizione di trasporto.
  • Il radiocomando per la manovra anche a grande distanza
  • tubazioni supplementari per aria compressa/acqua

Alcune immagini del ragno al lavoro, la piattaforma aperta e chiusa.

Indicata per:

Uno degli aspetti distintivi di questa piattaforma cingolata è la sua doppia motorizzazione “Bi-energy”, che consente di operare sia all’esterno, utilizzando il motore diesel, sia all’interno con alimentazione elettrica, eliminando le emissioni e riducendo il rumore. Questo la rende perfetta per lavori in ambienti chiusi o sensibili dal punto di vista ambientale. I cingoli anti-traccia e la doppia stabilizzazione la rendono la macchina indicata per:

  • opere di gardening, potatura e manutenzione del verde
  • edilizia sia all’interno che all’esterno. Per esempio, può facilmente essere utilizzata in centri commerciali e capannoni per ristrutturazione tetti e solai, sostituzione vetrate
  • pulizia interni e facciate

Progettata per operare in ambienti difficili, questa piattaforma combina agilità e compattezza con una capacità operativa notevole. Coniuga potenza, stabilità, versatilità e compattezza offrendo soluzioni efficaci e sicure per una vasta gamma di esigenze operative.

Nel video: la piattaforma al lavoro con il verricello

Sei interessato a questa attrezzatura? Contattaci per una consulenza

L’innovazione tecnologica al servizio delle macchine da cantiere

cte mp20 ev

Come sta evolvendo il mondo delle piattaforme aeree e delle macchine movimento terra?

Il mondo cambia a una velocità superiore rispetto al passato. Così fanno anche le necessità e le richieste di chi deve lavorare con una piattaforma o un escavatore.

Proprio per questo, nel corso degli ultimi anni sono molte le innovazioni tecnologiche introdotte dai principali brand di settore. Queste comprendono sia la parte hardware dei mezzi che l’introduzione di software a supporto del lavoro degli operatori. Le sfide derivanti dalla crescente digitalizzazione favoriscono la crescita dell’intero settore, vediamo come possono essere utili.

Dove può essere di supporto l’innovazione tecnologica?

  • nella comprensione e gestione della disponibilità di macchine a noleggio
  • nella gestione dei ricambi per gli interventi
  • nella gestione documentale e amministrativa
  • nella massimizzazione dell’operatività

In che modo può essere utilizzata?

  • migliorare e rendere proattiva la manutenzione
  • ridurre o eliminare i tempi di fermo in cantiere
  • allungare la vita delle macchine
  • predire/evitare eventuali anomalie

Come cambiano le cose?

Il progresso tecnologico nel settore delle piattaforme aeree, delle macchine da cantiere e delle macchine movimento terra sta trasformando profondamente il modo in cui possono essere gestiti i progetti di costruzione e manutenzione. Questi sviluppi stanno migliorando l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità, rendendo il lavoro più semplice e sempre più scevro da rischi.

Le PLE hanno visto significativi miglioramenti tecnologici, tra cui l’introduzione di sistemi di controllo avanzati che permettono un’operatività più precisa e sicura. La telemetria e i sensori integrati forniscono dati in tempo reale, permettendo agli operatori di monitorare le condizioni della macchina e prevenire guasti. Inoltre, l’uso di motori elettrici anziché diesel riduce l’impatto ambientale e il rumore, migliorando l’operatività in ambienti urbani.

Nel campo delle macchine da cantiere e movimento terra, l’automazione e la robotica stanno giocando un ruolo sempre più importante. I mezzi dotati di tecnologia GPS e LiDAR, sono in grado di eseguire lavori con precisione millimetrica, inoltre, l’uso di software di gestione del cantiere permette una pianificazione più efficiente e una gestione ottimale delle risorse, con conseguenti risparmi sui costi e tempi di esecuzione ridotti. Per esempio, la funzione “MG/MC” (Guida Macchina/ Controllo Macchina), indica lo stato operativo e controlla automaticamente le attrezzature supportando l’operatore durante le operazioni in cantiere.

Le innovazioni includono anche l’integrazione di intelligenza artificiale e machine learning, che permettono a queste macchine di adattarsi dinamicamente alle condizioni del terreno e di ottimizzare le loro operazioni. I nuovi materiali, più leggeri e resistenti, aumentano la durata e riducono i costi di manutenzione. Inoltre, la tecnologia di monitoraggio remoto permette di tenere sotto controllo le prestazioni delle macchine, prevedere interventi manutentivi e ridurre i tempi di inattività.

Sicurezza e sostenibilità

Un aspetto fondamentale degli avanzamenti tecnologici riguarda il miglioramento della sicurezza. Sensori di prossimità, sistemi di avviso e telecamere a 360 gradi riducono eventuali rischi, proteggendo gli operatori e il personale di cantiere. La sostenibilità è un altro obiettivo chiave, con lo sviluppo di macchine più efficienti dal punto di vista energetico e l’uso di biocarburanti e batterie ricaricabili per ridurre le emissioni di CO2.

genie

Alcuni esempi ed applicazioni:

I produttori di piattaforme ed escavatori sono sempre più impegnati nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni in grado di supportare l’utente finale. Qualche esempio?

Genie ha creato il sistema integrato Genie Lift Connect che offre agli utilizzatori tutte le informazioni utili per monitoraggio e gestione del parco macchine. Connettendo il sistema alle macchine si possono generare report sulle condizioni della flotta, comprendere le modalità di utilizzo delle macchine, cercare informazioni sulle stesse, effettuare diagnosi da remoto.

CTE ha introdotto macchine full electric come la MP 20 EV con batteria a ioni di litio e adattatori per estendere la capacità di stazione di ricarica portatile a tutte le prese industriali CEE. Questa piattaforma autocarrata da 20 metri può lavorare e ricaricarsi allo stesso tempo, è silenziosa e ha ridotto a zero le emissioni. Questo significa che può lavorare anche in notturna nei centri urbani.

Anche la nuova gamma di escavatori cingolati Hyundai HX ha introdotto alcune interessanti novità sul mercato. Per esempio i motori Cummins F3.8 Stage V consentono un significativo risparmio di carburante fino all’11%. Anche lo spazio in cabina, il design innovativo, i comandi migliorati hanno implementato il comfort dell’operatore, la produttività e la manovrabilità. In questo modo l’intera gamma rappresenta un significativo passo avanti per ciò che riguarda l’estetica e le performance per queste macchine capaci di lavorare anche nelle condizioni più ostiche.

hyundai

Cosa ci riserva il futuro?

Macchine sempre più green, mezzi a idrogeno, sistemi predittivi, comandi da remoto, intelligenza artificiale. Sono tante le tematiche delle quali si comincia a parlare nel settore e che, probabilmente, presto diventeranno realtà. L’importante è tenersi costantemente aggiornati per capire cosa ci riserva il futuro così da poter sempre garantire prodotti e servizi di altissima qualità.

Vuoi informazioni sulle ultime novità riguardanti le nostre macchine? Scrivici compilando il form qui sotto.

Un alleato per ogni occasione: tre tipologie di sollevatori Merlo a confronto

merlo

Versatilità, innovazione, potenza. Quando bisogna sollevare materiali quali sono le caratteristiche fondamentali da ricercare?

Merlo, azienda leader nella produzione di sollevatori, offre da sempre innovazione, performance elevate, soluzioni avanzate e flessibili per vari ambiti lavorativi. Mettiamo a confronto tre modelli:

  • Merlo telescopico Panoramic 40.17
  • Merlo roto 40.18
  • Merlo elettrico e-worker 25.5

Merlo Telescopico Panoramic Modello 40.17: il primo della classe

Parliamo di un sollevatore di alta gamma progettato per offrire prestazioni eccellenti in condizioni di lavoro complesse. Questo modello è dotato di un braccio telescopico che può sollevarsi fino a 17 metri e sbracciare fino a 12, con una capacità di sollevamento massima di 40 quintali. Il 40.17 garantisce una stabilità ottimale durante le operazioni di sollevamento, permettendo di lavorare in sicurezza anche su terreni irregolari.

Possiede un motore potente e affidabile da 115 hp, una cabina ergonomica dotata di comandi intuitivi, visibilità a 360 gradi, e un sistema di controllo avanzato che assicura precisione e facilità d’uso. Questo sollevatore è ideale per applicazioni in cantieri edili, movimentazione di materiali pesanti e lavori di manutenzione industriale.

Questo mezzo è caratterizzato da un inedito design che privilegia funzionalità e comfort.

Il Merlo 40.17 può facilmente montare molti accessori diversi come forche, benne,, verricelli e piattaforme di lavoro aeree, rendendolo estremamente versatile e adattabile a diverse esigenze operative.

Merlo Roto 40.18: innovazione in movimento

Sollevatore telescopico rotativo che combina la capacità di sollevamento di un telescopico con la flessibilità di una gru. Il 40.18 può sollevare fino a 40 quintali a 18 metri, con la possibilità di ruotare a 400 gradi (207 per lato di rotazione della torretta). Caratteristica che lo rende particolarmente adatto per lavori in spazi ristretti dove la manovrabilità è essenziale. Questo Roto dotato di una cabina panoramica rotante che offre una visibilità eccellente e comfort per l’operatore. Il sistema di controllo avanzato permette di gestire il braccio telescopico e la rotazione con precisione, migliorando l’efficienza operativa. Questo modello è ideale per lavori di costruzione, manutenzione di infrastrutture e operazioni di sollevamento in aree urbane dove lo spazio è limitato.

Come il modello 40.17, il Roto 40.18 può essere equipaggiato con molti accessori diversi.

merlo due

Merlo Elettrico e-Worker 25.5: il piccolo green

Il Merlo e-worker 25.5 rappresenta una rivoluzione nel settore dei sollevatori, essendo uno dei primi modelli completamente elettrici offerti dall’azienda. Questo sollevatore è progettato per rispondere alle crescenti esigenze di sostenibilità e riduzione delle emissioni inquinanti. Con una capacità di sollevamento di 2.500 kg e un’altezza di sollevamento massima di 5 metri, l’e-worker 25.5 offre prestazioni paragonabili ai modelli tradizionali ma con un impatto ambientale significativamente ridotto.

Il motore elettrico del 25.5 garantisce un funzionamento silenzioso e senza emissioni, rendendolo ideale per l’uso in ambienti chiusi come magazzini, centri di distribuzione e aree urbane sensibili. La batteria a lunga durata permette di operare per un’intera giornata lavorativa con una singola carica, e il sistema di ricarica rapida minimizza i tempi di inattività. La scelta di un sollevatore elettrico come l’e-worker 25.5 è particolarmente significativa in un’epoca in cui le aziende sono sempre più consapevoli della necessità di adottare pratiche sostenibili.

Questi tre mezzi rappresentano tre tipologie di soluzione avanzata per diverse esigenze di sollevamento. Mentre i modelli 40.17 e Roto 40.18 offrono potenza e flessibilità per una vasta gamma di applicazioni, l’e-worker 25.5 si distingue per il suo impegno verso la sostenibilità e le prestazioni ecologiche.

Stai cercando un sollevatore e vuoi sapere qual è quello più adatto al tuo progetto? Contatta ora il nostro team compilando il form qui sotto.

Mission impossible? Con un sottoponte possiamo arrivare davvero ovunque

sottoponte

I sottoponti sono il mezzo perfetto per le operazioni di manutenzione di ponti e cavalcavia, anche quando si tratta di interventi molto complessi.

Con l’estate già iniziata e l’avvicinarsi delle vacanze sono sempre di più le auto e i mezzi che percorrono le nostre strade per raggiungere i luoghi di villeggiatura e le grandi città turistiche.

Questo sottopone quotidianamente le zone di transito più delicate, a sollecitazioni costanti e intense con relativo possibile deterioramento delle carreggiate e zone sospese o sopraelevate.

Perché la sicurezza è un elemento cruciale nella gestione dei ponti e dei cavalcavia?

L’usura di queste strutture spesso è difficile da notare nell’immediato perché si trova a un livello sottostante rispetto a quello normalmente visibile e perché può interessare elementi interni. Per evitare  possibili danni possono essere usati dei mezzi specifici per raggiungere anche punti “impossibili” ed effettuare controlli o interventi di ripristino e ristrutturazione.

E'un lavoro per un sottoponte!

I sottoponti possono contribuire significativamente alla prevenzione di incidenti e alla realizzazione di interventi specifici perché:

  • permettono ispezioni regolari e dettagliate per l’identificazione di crepe, corrosione e altri segni di danneggiamento
  • garantiscono un facile accesso a tutte le aree del ponte
  • sono progettati per garantire la sicurezza e l’efficienza durante le operazioni di controllo
sottoponti al lavoro

Evoluzione e versatilità:

Questi mezzi si distinguono per le loro capacità avanzate. Si tratta di macchine uniche in quanto capaci di lavorare “in negativo” e cioè al di sotto del livello stradale attraverso bracci articolati. Sono equipaggiati con piattaforme mobili che possono estendersi e ritirarsi per adattarsi alle specifiche dimensioni e forme dei ponti. Il loro moderno sistema di controllo garantisce movimenti precisi, minimizzando il rischio per l’operatore. I dispositivi sono inoltre dotati di sensori avanzati che monitorano costantemente la stabilità e la posizione della piattaforma, assicurando che si possa sempre lavorare in condizioni di massima sicurezza.

Piccolo o grande? Mettiamo a confronto alcuni modelli di sottoponte.

Il Barin ABC 60 L è un modello più piccolo e compatto così da ridurre l’ingombro nella zona di lavoro e poter operare velocemente, senza permessi speciali o scorte anche su ponti stretti. La sua piattaforma estensibile raggiunge i 6 metri di larghezza e può lavorare sia lateralmente che sotto i viadotti. L’accesso alla cesta è protetto così da essere confortevole e sicuro in ogni situazione.

Il varo dell’attrezzatura in cesta viene fatto senza personale a bordo. La sua robusta struttura e il sistema di stabilizzazione avanzato su carrelli gommati assicurano operazioni molto precise.

Possiede una portata massima di punta di 300kg e può agevolmente sollevarsi al di sopra delle barriere antirumore di 2 metri.

Con il modello MOOG MBI 145-1,4/S cominciamo a vedere caratteristiche ancora più importanti. Si tratta infatti di una piattaforma che supera i 14 metri, può superare i 4 metri di altezza e ha una portata di ben 600 kg. La macchina può traslare in posizione di lavoro e lavorare in negativo anche sul lato sinistro per arrivare in posizioni difficilmente raggiungibili. I suoi ingombri stradali e pesi sono a norma di legge così da potersi spostare più velocemente.

Chi cerca un vero gigante, invece, può contare sul modello MOOG MBI 160-1,7/S. Piattaforma da 16 metri capace di superare barriere da 9,20 metri e di portare 800 kg. Anche questo sottoponte può lavorare in negativo anche sul lato sinistro, ottima notizia soprattutto in luoghi dove l’accesso a destra risulta difficile.

Ricapitolando, l’utilizzo dei sottoponti a supporto della sicurezza delle infrastrutture stradali e ferroviarie rappresenta un passo avanti significativo nella manutenzione di ponti e viadotti. Grazie alle loro avanzate caratteristiche tecniche consentono ispezioni e interventi di messa in sicurezza efficaci e tempestive altrimenti impossibili con altre tipologie di piattaforma. In questo modo chi viaggia può sentirsi sempre al sicuro.

Devi effettuare lavori di manutenzione? Scrivici per noleggiare il modello di sottoponte più adatto alle tue necessità.

Piano di transizione 5.0 Palazzani

Puoi risparmiare fino al 45% sull'acquisto di un ragno Palazzani Industrie.

Il piano di transizione 5.0 è destinato a tutte le imprese che realizzano nuovi investimenti in progetti innovativi che riducono i consumi energetici.

L’incentivo è valido per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025.

Seguendo gli step previsti dal Decreto si può ricevere un’agevolazione sul progetto mirato a rendere le aziende ancora più sostenibili e tecnologicamente all’avanguardia acquistando un Ragno Palazzani BI-ENERGY, ECO o HYBRID.

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Valori aziendali: dall’idea alla messa in pratica

valori aziendali

Da molti anni ormai si parla sempre di più di azioni ESG (Environmental, Social, Governance) concrete e misurabili come pilastro fondamentale dell’operato all’interno di ogni impresa.

Anche noi abbiamo sposato questo approccio e ci impegniamo quotidianamente per trasmettere, far crescere e diffondere quelli che sono i nostri valori aziendali attraverso la messa in pratica di azioni concrete che coinvolgono sia il team interno che gli stakeholder del nostro mercato.

Sappiamo che ogni azienda opera nell’ottica di quelli che sono i propri obiettivi ma, soprattutto, è guidata dai propri valori. Questi devono essere la mappa che permette di seguire una condotta sana, di rispettare risorse, strutture, persone, tempi, collaboratori, ambiente e di raggiungere i risultati prefissati. Devono essere il timone da manovrare per arrivare dove desideriamo. Noi, lavorando fianco a fianco, ne abbiamo individuati sette principali che ci caratterizzano e, una volta tracciata la rotta, è bastato parlare con “l’equipaggio” per rappresentarli graficamente. Ecco come abbiamo fatto.

Quando abbiamo iniziato a pensare ai nostri valori come a un plus da comunicare abbiamo fatto una scelta: quella di poterli costruire e rappresentare sia in forma visuale che scritta dando vita a un percorso che vedesse coinvolto tutto il nostro team. Abbiamo così creato un’occasione di confronto e condivisione fondamentale per la crescita che stiamo promuovendo e sostenendo. Siamo partiti chiedendo a ognuno di realizzare un disegno che rappresentasse la sua visione dell’azienda. Il risultato è stato stupefacente, alcuni elementi visivi e parole erano ricorrenti quasi a simboleggiare una già tacita condivisione di valori “sottintesi” tra le persone.

Dai disegni emersi e attraverso una serie di focus group con le varie aree abbiamo raccolto delle parole chiave e individuato sette concetti: rispetto, passione, integrità, benessere, lealtà e fiducia, qualità e innovazione, armonia e lavoro in team.

La tecnologia a supporto della creatività.

Con il supporto di strumenti di intelligenza artificiale e di software di grafica, ispirati all’illustrazione digitale e alla nostra regione di appartenenza, la Campania, abbiamo creato sette poster principali, ognuno dei quali rappresentante un valore e un luogo storico/monumento del nostro territorio.

Così sono nate le immagini visibili nella gallery qui sotto, ognuna delle quali ha molto da raccontare. Integrità, per esempio, si ispira alla vita di Giancarlo Siani, giornalista impegnato nella lotta alla Camorra vissuto a Napoli. Benessere mostra la vita bucolica di chi sceglie di vivere nel verde nelle zone di Avellino e Benevento. Rispetto rappresenta perfettamente l’integrazione tra culture diverse davanti a un pilastro della cultura e dell’arte campana, la Reggia di Caserta.

Tutte le illustrazioni, oltre a decorare la nostra sede e alcuni elementi di comunicazione e merchandising aziendali sono oggi un preziosissimo promemoria per noi che li vediamo quotidianamente, sono un ottimo biglietto da visita per chi viene a trovarci, soprattutto per chi ci ha appena conosciuti.

“I valori aziendali sintetizzano” – racconta Marco Scarano, CEO di Elevateur – “ i principi, le cose che contano, i riferimenti sostanziali che, con la mission e la vision societarie, rappresentano le linee guida per le cultura aziendale, apprezzabili dai clienti, gli azionisti, i dipendenti”

Collaborare alla creazione dei valori è stato un lavoro impegnativo ma molto coinvolgente con un aspetto conclusivo molto importante e, probabilmente, da considerare il lato migliore di questo progetto. La possibilità di mettere in pratica ciò che è emerso rispettando e applicando questi valori concretamente giorno dopo giorno.

Condividi i nostri valori e vuoi entrare nel nostro team? Invia la tua candidatura dal form qui sotto.

Sulla rotta dei grandi progetti navali

nave elevateur

Manutenzione, costruzione, tinteggiatura: le piattaforme aeree , i ponteggi e i montacarichi possono essere di supporto anche all'interno dei più grandi cantieri navali. Scopriamo insieme come.

Quando si parla di costruzioni, restauro e ristrutturazioni, la prima cosa che viene in mente è, molto probabilmente, l’edilizia. Tutti siamo abituati a veder costruire un palazzo oppure uno stabilimento industriale ma c’è un altro settore, a volte dimenticato o poco conosciuto, all’interno del quale le piattaforme aeree e i sollevatori possono essere un prezioso alleato. Si tratta della costruzione delle navi.

Come si incontrano il mondo del sollevamento e l’industria marittima?

Costruire una nave è esattamente come costruire un palazzo. Serve un progetto ingegneristico, si parte dall’anima in metallo, dalle “fondamenta” per poi aggiungere strati, livelli, piani. L’acciaio dolce e le leghe leggere che formano i profili e il fasciame delle navi devono rispettare precise caratteristiche imposte dal R.I.Na. e devono passare determinate prove mirate a ridurre i rischi di incendio e allagamento, a garantire leggerezza e durevolezza visto che, alcune imbarcazioni, possono avere una vita che va anche oltre i 40 anni. A tal proposito bisogna sempre ricordare che le importanti operazioni di manutenzione e pulizia dello scafo delle navi, i trattamenti antiruggine, la verniciatura, le saldature vanno necessariamente effettuate sia prima del varo con la nave all’asciutto che, una volta varate le navi, quando queste si fermano nei porti per poco tempo tra un viaggio e l’altro o al rientro dalle operazioni militari.

braccio con jib su nave

Ed è qui che piattaforme e sollevatori possono essere di supporto. Perché?

  • L’altezza

Prima di tutto perché le navi, in particolare quelle per grandi crociere, quelle da combattimento o per il supporto logistico possono raggiungere grandi altezze. Per esempio, Nave Trieste e Nave Atlante, varate negli ultimi anni negli stabilimenti Fincantieri di Castellammare di Stabia, superano i 27 metri ma esistono grandi navi per il trasporto di passeggeri alte oltre 70 metri. Questo comporta la necessità di dover sollevare persone, attrezzature, materiali pesanti, a quote simili a quelle di un palazzo di più di dieci piani. Per esempio, per arrivare a riparare un oblò danneggiato, controllare una scialuppa, effettuare un ritocco o una saldatura, potrebbe essere necessario arrivare molto in alto.

  • Il tempo

Soprattutto in fase manutentiva, più che durante le operazioni di costruzione durante le quali si possono usare i ponteggi, è necessario operare molto velocemente. Ogni nave deve rispettare una tabella di marcia e ha a disposizione poco tempo per poter “riposare in marina per rifarsi il trucco”. Questo vuol dire che, soprattutto quando si presentano emergenze, la ristrutturazione e il restauro delle imbarcazioni devono essere effettuati celermente, adottando soluzioni e macchine che assicurino rapidità. Una PLE, quindi, è utile perché in pochi minuti permette agli operai di arrivare ovunque e operare in sicurezza.

  • La versatilità

Soprattutto quando gli scafi presentano qualche problema è importante effettuare le operazioni di sistemazione in modo da non intralciare assolutamente il lavoro degli equipaggi e la serenità dei passeggeri. Una piattaforma aerea è lo strumento adatto.

  • Può raggiungere facilmente anche spazi stretti senza intralciare, può essere spostata o può muoversi facilmente, può raggiungere parti della nave difficilmente raggiungibili in altro modo.
  • Può sollevare materiali pesanti come attrezzature per la saldatura, vernici, vetri
  • Aiuta a sollevare pezzi di motori ingombranti e delicati.
  • Permette di contenere i costi relativi all’acquisto di macchinari per la manutenzione visto che può essere noleggiata sia a caldo che a freddo.

La nostra esperienza al servizio della nautica.

Il nostro team di funzionari, in questi anni, è stato chiamato a operare nel settore nautico in diverse occasioni fornendo consulenza e soluzioni. Ecco alcuni esempi:

B Lift 510 HR: un’autocarrata con braccio telescopico per la manutenzione di navi da crociera.

Una macchina importante quella di casa CTE, in grado si sollevare fino a 600kg a 50 metri di altezza. Ha una cesta comodissima che, grazie all’estensione idraulica arriva a ben 3600 mm di larghezza e una cabina orientabile che, inclinandosi permette manovre accurate e sicure. Il massimo della precisione è garantito dalla presenza di un jib secondario con articolazione a 180° che offre un’ampia gamma di manovre, anche complesse. Perfetta per raggiungere anche gli angoli più remoti delle “città galleggianti” che solcano i nostri mari.

blift

Autogru Terex RT45: sbarcata in Sicilia per garantire il massimo del supporto.

Quando, all’interno di un grande cantiere navale, si rende necessario il sollevamento di pesanti carichi, la Terex RT45 è la scelta ideale. E’ una macchina che offre una capacità di sollevamento massima di 4,5 tonnellate a 35 metri di altezza, è progettata per operare all’interno dei porti ma anche in ambienti difficili, su terreni sconnessi e accidentati. Uno dei principali vantaggi di questa macchina è che, una volta “ a riposo” è veramente compatta quindi può facilmente essere imbarcata per raggiungere, via mare, anche porti lontani dalla sede di noleggio.

terex

Ragno Palazzani XTJ 37+: rapida e di dimensioni ridotte, è la piattaforma ideale per la manutenzione veloce di yacht e imbarcazioni da diporto.

La caratteristica che, più delle altre, rende questo ragno l’alleato ideale per il settore nautico è la sua dimensione. E’ stretto, compatto, facile da spostare e stabilizzare. Non ha ingombri posteriori e opera con movimenti semplici, diretti. Questo vuol dire che può muoversi agevolmente anche su banchine strette, tra imbarcazioni e container. Può sollevare oltre 300 kg a 37 metri di altezza e può contare su uno sbraccio di ben 15 metri.

ragno palazzani

Se la tua azienda si occupa di manutenzione e costruzione di imbarcazioni o se stai per avviare il tuo cantiere all’interno di un porto, siamo a disposizione per una consulenza.

Potremo trovare insieme la macchina più adatta alle tue esigenze, pronto a salpare verso un grande progetto?

Richiedi una consulenza.

Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per il mondo delle piattaforme

Sbarco in quota: questo 2024 inizia all’insegna delle novità, scopriamo di più su cosa sta succedendo

Per oltre 50 anni Genie ha portato sul mercato una dopo l’altra soluzioni centrate sulla sicurezza dell’operatore. L’ultima novità introdotta dal brand americano riguarda lo sbarco in quota e l’innovazione consiste nella creazione di un supplemento che sarà allegato al manuale dell’operatore a partire da quest’anno.

Cosa ha provato a fare Genie, e in che modo?

Genie ha introdotto all’interno dei manuali operativi un indispensabile supplemento per l’operatore e facendo in modo che lo sbarco in quota sia ufficialmente consentito sulle proprie piattaforme.

Cosa è possibile leggere all’interno di questa appendice al manuale operativo?

Che lo sbarco in quota sarà consentito per:

  • modelli Z, S, SX realizzati dal 2003 e approvati per i mercati ANSI, AUS e CSA
  • tipologie approvate per l’uso nel mercato CE e UKCA

(per conoscere tutti i modelli coinvolti invitiamo alla consultazione del manuale specifico aggiornato fornito dal produttore).

Quindi, da oggi, un operatore che vuole sbarcare in quota da una piattaforma di lavoro elevabile su una superficie o una struttura staccandosi e allontanandosi dalla piattaforma Genie può farlo se:

  • possiede una copia del supplemento allegato al manuale di utilizzo
  • è stato adeguatamente formato
  • conosce le attrezzature, i DPI, gli adesivi e i cartelli, le funzioni di comando, le normative di sicurezza

Da non dimenticare:

In ogni caso, chi svolge il lavoro dovrà attenersi alle regole vigenti nel luogo in cui il lavoro viene svolto e assicurarsi che le condizioni delle attrezzature Genie siano appropriate.

L’attrezzatura Genie dovrà essere azionata conformemente a tutte le restrizioni, le istruzioni e le avvertenze contenute nel manuale e l’operatore dovrà sempre utilizzare correttamente i DPI.

La piattaforma dovrà essere posizionata su una superficie stabile e livellata e chi la manovra dovrà uscire solo attraverso la barra o il cancelletto d’ingresso scorrevole sapendo in anticipo come anticipare eventuali movimenti verticali e orizzontali della piattaforma durante le operazioni di entrata e uscita dalla cesta.

Per effettuare lo sbarco:

  • l’ingresso della piattaforma dovrà trovarsi il più vicino possibile al di sopra della superficie, ma non oltre 6 in/15 cm dalla superficie
  • il vento non dovrà superare i 32 km/h
  • andrà anticipatamente redatto un piano di evacuazione

In poche parole, lo sbarco, per dirsi approvato dovrà essere sempre conforme alle vigenti norme governative, provinciali, locali e del proprio luogo di lavoro o alle regole del mercato in cui si opera.

Ma cosa si intende quando si parla di sbarco in quota?

Lo “sbarco in quota” è una manovra con la quale gli operatori delle piattaforme di lavoro elevabili possono raggiungere aree sopraelevate con la cesta per poi scendere/salire da questa. Una operazione complessa e se non fatta secondo le normative vigenti, con i dovuti accorgimenti e i giusti DPI, anche potenzialmente pericolosa.

Quali sono i rischi?

  • sollevamento o abbassamento repentino della piattaforma (con possibilità di danneggiamento della macchina, effetto “catapulta” e perdita di equilibrio per gli operatori
  • caduta dall’alto: con possibile rischio di ribaltamento della macchina
  • errore di manovra dell’operatore della PLEche può determinare instabilità e conseguenti danneggiamenti

Altri rischi possono derivare dalle caratteristiche dell’area di sbarco che può essere non lineare, scivolosa, piena di ostacoli quindi, in ogni caso prima di effettuare questa manovra bisogna sempre:

  • conoscere perfettamente la procedura e le regole per effettuarla
  • consultare il manuale di istruzioni fornito dal costruttore

Se l’operatore deve assolutamente sbarcare in quota con una PLE, se non ci sono altri sistemi che permettano il raggiungimento della quota prevista, deve scegliere la macchina in funzione del tipo di attività da eseguire.

Nello specifico, il manuale della macchina può dire che:

  • lo sbarco è assolutamente vietato
  • lo sbarco è consentito entro dei limiti di impiego
  • in alternativa può non avere riferimenti allo sbarco

Una volta consultato il manuale bisogna anche sincerarsi:

  • di conoscere perfettamente la tipologia di lavoro da eseguire;
  • avere analizzato accuratamente il luogo dove sbarcare in quota;
  • aver scelto la giusta PLE per sbarcare

E bisogna anche sapere se lo sbarco avverrà in un’area protetta da parapetti su tutto il perimetro, se l’accesso è tangente all’area protetta da parapetti ma presenta un rischio di caduta, se si tratta di un accesso con punti di ancoraggio e linee vita o se l’accesso non presenta punti di ancoraggio.

Negli ultimi anni abbiamo assistito a un uso sempre più assiduo delle PLE per raggiungere luoghi di lavoro in quota e sbarcare per effettuare l’attività su tetti e, per esempio, terrazze. Che si tratti di edilizia, settore impiantistica o manutenzione, questa è una manovra difficile che, però, sembra essere di estrema utilità per molti utilizzatori ma non esplicitamente consentita dalla UNI EN 280:2015.

Insomma, come abbiamo visto, lo sbarco in quota è una manovra della quale si parla molto ma intorno alla quale bisogna fare chiarezza.

La sicurezza al primo posto:

Come per tutti i temi riguardanti la sicurezza, siamo particolarmente attenti all’introduzione di questa novità che potrebbe segnare l’inizio di una nuova era per il mondo delle piattaforme.

Se hai dubbi a riguardo puoi contattare uno dei nostri istruttori con esperienza decennale compilando il form qui sotto.

Con la giusta manutenzione eviti stress e costosi imprevisti

Sai come prenderti cura del tuo parco macchine? Per farlo affidati a esperti del settore.

Gli imprevisti, si sa, capitano e sono fonte di grandissimo stress per chi si trova ad affrontarli scoprendo di avere, magari, poco tempo a disposizione per risolvere il problema e trovare una soluzione o il supporto di uno specialista capace di aiutare. Qualche esempio? A quanti di noi sarà capitato di bucare una gomma in autostrada, di sera e non avere la ruota di scorta, di chiudersi fuori casa di domenica, con le chiavi dentro e senza avere il numero di telefono di un amico fabbro, di dimenticare un anniversario importante?

Le dimenticanze, la superficialità, la mancanza di tempo portano a fare errori banali nella vita così come nella gestione di una macchina. La differenza che però intercorre tra essere smemorati riguardo la propria auto privata e riguardo le macchine da cantiere è profondissima.

Dimenticarsi di manutenere e controllare i mezzi da lavoro può comportare non solo gravissimi provvedimenti e sanzioni ma anche fastidiosi fermi in cantiere che portano a conseguenti, e ingenti, danni economici altrimenti molto facili da prevenire ed evitare. Come? Scopriamolo insieme con qualche consiglio e una breve guida che ti permetterà di evitare problemi e operare in sicurezza.

Partiamo dalla verifica periodica:

Definisce le attrezzature di lavoro che devono essere sottoposte a verifiche periodiche secondo le modalità definite dalla legge. In base al tipo di attrezzatura può essere annuale o biennale. Serve valutare l’effettivo stato di conservazione e di efficienza ai fini di sicurezza dei mezzi e non effettuandola, datore di lavoro e dirigente possono incappare in pesanti sanzioni economiche. La verifica è corredata sempre di documenti che dimostrino, laddove richiesto dalle autorità competenti, che le attrezzature siano state sempre manutenute e utilizzate in conformità di legge e delle istruzioni d’uso.

Quali mezzi devono effettuarla annualmente?

  • Piattaforme aeree semoventi
  • Piattaforme aeree autocarrate
  • Sollevatori telescopici
  • Ascensori e montacarichi da cantieri con cabina/piattaforma guidata verticalmente
  • Gru
  • Autogru

E quali ogni due anni?

  • Ponteggi elettrici autosollevanti (Piattaforme di lavoro autosollevanti su colonne)
  • Bilance sospese (Ponti sospesi e relativi argani)

APPROFONDISCI

Hai già immatricolato le tue macchine?

Fallo sempre prima di usarle in cantiere! La procedura è semplicissima e veloce. Si fa online usando il servizio CIVA dopo essersi registrati sul sito Inail col proprio spid. Basta allegare le dichiarazioni di conformità CE, la carta d’identità del Legale Rappresentante della società che ha acquistato il bene e una dichiarazione sostitutiva atto di notorietà.

APPROFONDISCI

La messa in servizio

è quella che il datore di lavoro deve fare all’ INAIL (Ex ISPESL) , all’atto dell’acquisto di un’attrezzatura di lavoro nuova e quindi del suo primo utilizzo. Ricorda che anche la cessazione del servizio di una piattaforma o la sua “rimessa in moto” dopo periodi di lunghissima inattività va comunicata.

L’operatore? Se è sicuro lui, stai sicuro anche tu!

Ricorda che per utilizzare una piattaforma è necessario lavorare con operatori formati. Se i tuoi dipendenti non sono in possesso di un patentino oppure se questo è scaduto possono formarsi in centri specializzati oppure puoi fare affidamento su operatori con esperienza. P.S. non dimenticare i DPI!

Tagliandi, manutenzioni straordinarie, ulteriori revisioni:

Bisogna  sempre fare riferimento al manuale di utilizzo alle linee guida dettate dalle case produttrici per essere sicuri di fare tutto nei tempi giusti.

Durante l’anno sono tanti gli adempimenti da effettuare, non scervellarti, scegli di affidarti a un professionista che ti aiuti a ricordarli, qualcuno che conosce bene le piattaforme e sa come prendersene cura.

Ricorda sempre che i controlli devono essere effettuati, documentati e certificati in centri e officine specializzati da personale competente con conoscenze adeguate. Quando ti rechi in officina porta con te il registro di controllo avuto in fase di acquisto.

Segui i nostri consigli, pensa a lavorare tranquillo e senza rischi, non preoccuparti. Al resto pensiamo noi!

Cerchi maggiori informazioni? Puoi contattarci compilando il form qui sotto.

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