Traspo Day a Caserta dal 21 al 23 marzo: in arrivo grandi novità

traspo day

Ritorna l’appuntamento con Traspo Day a Caserta. Molte attrezzature e una novità imperdibile. Sarà un’occasione unica per tutti i professionisti del territorio.

Dopo l’edizione 2023, anche quest’anno prenderemo parte al Traspo Day, Fiera del trasporto e della logistica con un ampio spazio dedicato ai macchinari industriali Hyundai, Genie, CTE, Merlo, Pratika.

All’evento saranno ospitate tutte le innovazioni tecnologiche del settore trasporto e logistica e, anche noi vi aspettiamo con una grande novità, venite a farci visita dal 21 al 23 marzo in Viale delle Industrie, 10 a San Marco Evangelista (CE), stand E34, E35.

Cos’è Traspo Day?

  • Unica manifestazione del settore Trasporti e Logistica nel Centro-Sud Italia
  • Vetrina nel panorama industriale, rivolta a operatori di settore per incontri B2B
  • Esposizione veicoli per trasporto su gomma, ma anche marittimo, ferroviario, edile, industriale

In questa vetrina saranno presenti:

  • Ampia gamma movimento terra Hyundai
  • Piattaforme aeree autocarrate e cingolate CTE
  • Sollevatori Merlo
  • Piattaforme aeree semoventi girevoli, verticali e sollevatori manuali Genie
  • Piattafome aeree cingolate Palazzani
  • Scale per traslochi Pratika e Geda

Venite a trovarci nell’ampia area espositiva e nei nostri stand E34 e E35

Cosa troverete in vetrina

Genie: 

GS1432m – piattaforma semovente verticale compatta e versatile, ideale per lavori in spazi ristretti, con una portata elevata rispetto alle dimensioni 

CTE:

ATL15 – macchina versatile, con braccio articolato, progettata per lavori che richiedono un’elevata manovrabilità e accesso in luoghi inaccessibili per altri mezzi 

Hyundai:

HX145 – escavatore cingolato con alta capacità di carico e prestazioni eccezionali per operazioni di movimento terra gravose 

Merlo:

40.18 – un sollevatore telescopico molto confortevole con una portata massima di 4000 kg e sollev fino a 18m

Scale: 

Pratika 240 – Modello più compatto, ideale per spostamenti rapidi di piccoli carichi in ambienti urbani o spazi ristretti 

Vi aspettiamo con tante novità

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Sollevatori Merlo: perfetti per quando bisogna fare le cose in grande.

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Novità nella flotta Elevateur, da oggi i clienti possono contare anche i grandi sollevatori telescopici roto 70.24 e 50.26 che vanno ad affiancarsi ai modelli già disponibili. Nuovi alleati anche per i cantieri più impegnativi.

Sollevatori Merlo: perfetti per quando bisogna fare le cose in grande

I sollevatori telescopici rotativi Merlo di grande portata come i modelli Roto 70.24 e Roto 50.26 rappresentano un’eccellenza per quanto riguarda ricerca e innovazione nel settore del sollevamento. Grazie alle loro dimensioni imponenti, alla robustezza e alla tecnologia all’avanguardia che le caratterizza, queste macchine sono strumenti indispensabili per chi opera in edilizia, logistica, manutenzione industriale e agricola. Scopriamo di più su questi due giganti.

Dimensioni e capacità di sollevamento:

Uno degli aspetti che rendono i sollevatori Merlo Roto un riferimento per chi cerca una soluzione potente e affidabile è la loro capacità di gestire carichi pesanti con estrema precisione.

Il modello Roto 70.24 è progettato per sostenere un carico massimo di 7.000 kg e può raggiungere un’altezza operativa di 24,2 metri, con uno sbraccio laterale che arriva fino a 20,5 metri. Questo consente di lavorare in cantieri edili complessi, movimentare materiali pesanti e operare in ambienti con spazi ridotti senza compromettere l’efficienza.

Il Roto 50.26, invece, offre una capacità di carico di 5.000 kg e può sollevare materiali fino a un’altezza di 25,9 metri, con uno sbraccio massimo di 22,9 metri.Queste specifiche tecniche lo rendono ideale per lavori che richiedono elevata precisione e grande versatilità, come il montaggio di strutture metalliche, la manutenzione di impianti e il sollevamento di attrezzature nei porti e nei grandi cantieri.

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Un cuore tecnologico a supporto di una struttura “muscolosa”:

I sollevatori Merlo Roto si distinguono per l’impiego di tecnologie avanzate che ne migliorano l’affidabilità e la sicurezza. La trasmissione idrostatica garantisce movimenti fluidi e precisi, consentendo all’operatore di posizionare il carico con estrema accuratezza anche in condizioni operative difficili. Inoltre, la cabina ergonomica con design modulare assicura il massimo comfort per l’operatore, riducendo l’affaticamento nelle lunghe giornate di lavoro.

Uno dei punti di forza di questi sollevatori è la torretta girevole a 360°, che permette di coprire un’ampia area operativa senza dover riposizionare la macchina. Questa caratteristica incrementa notevolmente la produttività, riducendo i tempi di lavoro e migliorando la gestione del cantiere. Inoltre, gli stabilizzatori multiposizione, con regolazione automatica, offrono una stabilità ottimale su qualsiasi tipo di terreno, garantendo sicurezza e precisione in ogni manovra.

Due alleati, impeccabili in ogni occasione:

Sia il Roto 70.24 che il Roto 50.26 sono dotati di funzionalità avanzate che migliorano la qualità del lavoro e la sicurezza operativa. Il joystick capacitivo e il bracciolo SMART permettono un controllo intuitivo e immediato delle funzioni della macchina, semplificando le operazioni anche per operatori meno esperti.

Un’altra caratteristica distintiva è il sistema Adaptive Load Management, che monitora in tempo reale il peso del carico e le condizioni operative, prevenendo sovraccarichi e migliorando la sicurezza. Inoltre, la cabina inclinabile fino a 20° offre una visibilità ottimale durante il sollevamento, un vantaggio fondamentale per lavorare con precisione anche a grandi altezze.

I punti forti:

Le dimensioni compatte e l’ingombro ridotto consentono ai sollevatori Merlo Roto di operare anche in spazi ristretti, come centri urbani, aree industriali congestionate o zone con ostacoli architettonici. Questo li rende strumenti indispensabili in molteplici contesti professionali.

Grazie alla loro capacità di adattarsi a diversi scenari operativi, i sollevatori Merlo Roto vengono impiegati in numerosi settori. Nell’edilizia, sono fondamentali per il sollevamento e la movimentazione.

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Il primo Merlo non si scorda mai

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I sollevatori telescopici sono strumenti indispensabili per chi opera nel settore delle costruzioni, permettono di raggiungere facilmente grandi quote e sollevare in alto materiali.

A volte, però, non si pensa che questo tipo di attrezzatura possa essere fondamentale anche per chi non ha bisogno di operare “in altezza” ma in profondità. Questo è il caso, ad esempio, di tutte quelle aziende che si occupano di perforazioni e consolidamenti dei terreni interessati dallo scavo di gallerie stradali o ferroviarie.

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Ne abbiamo parlato con l’azienda campana S.C.F., Società Consolidamenti e Fondazioni, specializzata nella perforazione e nel consolidamento dei terreni.

S.C.F. rappresenta una realtà con esperienza ultraventennale che coniuga un profondo know-how tecnico all’utilizzo combinato di macchinari e attrezzature all’avanguardia.

S.C.F. vanta l’esecuzione di consolidamenti e di fondazioni speciali nell’ambito dei lavori di costruzione di importanti opere infrastrutturali quali, ad esempio, alcune gallerie realizzate per l’ampliamento della Autostrada SA-RC, l’impermeabilizzazione ed il consolidamento dei terreni per la realizzazione della Metropolitana di Varsavia, la costruzione del nuovo Tunnel del Col di Tenda nonché l’Alta Velocità Napoli – Bari.

S.C.F., oltre a lavorare con posizionatori da galleria, perforatrici idrauliche di ogni dimensione, minipale, escavatori, piattaforme semoventi, ha scelto di utilizzare per le proprie attività anche dei sollevatori rotativi Merlo.

Scopriamo perché analizzando le diverse fasi della nascita di una galleria:

Nella costruzione di un tunnel, la capacità di movimentare e porre in opera materiali pesanti risulta fondamentale quando si opera al fronte di scavo. Proprio per questo, diverse aziende del settore, per svolgere il proprio lavoro scelgono di utilizzare dei sollevatori che, grazie alla loro robustezza e facilità di manovra, permettono di spostare grandi quantità di materiali in spazi ridotti e su terreni spesso impervi, garantendo efficienza operativa anche in condizioni di lavoro difficili. La loro capacità di operare su terreni sconnessi e irregolari rende questi sollevatori particolarmente adatti a supportare i lavori di scavo e consolidamento grazie anche alla loro resistenza che rappresenta un valore aggiunto quando l’ambiente è caratterizzato dalla presenza di polveri e detriti.

In particolare, i sollevatori telescopici come quelli della linea Merlo offrono un grande contributo in termini di versatilità, sicurezza e prestazioni, specialmente in contesti complessi come quelli della realizzazione di infrastrutture sotterranee.

  1. Progettazione: nella delicata fase di analisi questa tipologia di mezzo può già entrare in gioco, supportando il trasporto di materiali e attrezzature pesanti che sono necessari per la messa in opera del cantiere, come attrezzi per la perforazione o materiale per la stabilizzazione del terreno.
  2. Scavo e perforazione: le perforatrici creano il tunnel a partire dalla superficie. In questa fase, i sollevatori sono estremamente utili per movimentare grandi attrezzature, come i supporti per la stabilizzazione temporanea del tunnel. Questo permette di gestire in sicurezza materiali come tubolari di armatura, aste di manovra, tubi in vetroresina e di rivestimento prefabbricati.
  3. Supporto e rivestimento della galleria: una volta che il tunnel è stato scavato, è necessario installare il sistema di supporto e rivestimento per garantire la stabilità della struttura. In genere, si utilizzano strutture di rinforzo temporaneo o permanente, come archi di supporto, e vengono installati rivestimenti in calcestruzzo prefabbricati o spruzzi di cemento. I Merlo sono in grado di sollevare e posizionare con precisione questi pesanti segmenti di calcestruzzo, anche nelle aree più anguste del tunnel, riducendo i tempi di lavoro e aumentando la sicurezza complessiva. La loro elevata capacità di sollevamento e la stabilità su terreni irregolari sono cruciali in queste operazioni.
  1. Gestione dei materiali e logistica: durante le diverse fasi di lavoro, è necessario spostare continuamente materiali, come sabbia, ghiaia, cemento e acciaio. I sollevatori sono particolarmente adatti a questa esigenza, grazie alla loro versatilità ed alla loro capacità di sollevare e trasportare materiali anche in spazi ristretti.
  2. Ispezioni e finiture: una volta che la galleria è stata scavata, rivestita e stabilizzata, si passa alla fase finale. Questa fase prevede il controllo del lavoro eseguito e l’eventuale applicazione di trattamenti finali per migliorare la durabilità della struttura, come piccoli interventi di rifinitura o l’installazione di sistemi di ventilazione.Anche in questa fase, i Merlo possono essere di grande supporto, movimentando attrezzature per ispezioni aeree o materiali per la finitura del tunnel.

Performance dei Merlo:

Alle performance offerte dai sollevatori, in questo tipo di cantiere, si uniscono quelle garantite dalle macchine movimento terra, come escavatori e pale gommate, essenziali per la preparazione del sito di lavoro per rimuovere materiali e scavare il terreno nei tunnel. La combinazione di sollevatori e macchine movimento terra garantisce un flusso di lavoro continuo, riducendo i tempi morti e aumentando la produttività.

Un esempio concreto dell’applicazione di queste tecnologie combinate è proprio S.C.F. che utilizza attrezzature avanzate macchine complesse per le perforazioni in galleria, macchine per il movimento terra e sollevatori telescopici per garantire la realizzazione di progetti complessi.

“Operiamo nel settore da oltre 20 anni e in questi anni abbiamo affiancato al nostro parco macchine da perforazione ben dieci sollevatori Merlo a supporto delle attività dei nostri posizionatori da galleria.”

Nella flotta S.C.F. sono presenti, in particolare dei Merlo 38.16 in grado di raggiungere i 15 metri di altezza, sbracciare 13m, sollevare fino a 3800 kg e dei 40.18 che arrivano a 17,70 metri di altezza sbracciano 15m, sollevano fino a 4000 kg. Tutti sono dotati di posa-centine, doppia cesta, tradizionale e FOPS da galleria, verricello. I sollevatori supportano aziende come S.C.F. in tutte le fasi di scavo, impermeabilizzazione e consolidamento delle gallerie.

Perché un sollevatore?

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Rispondere alle necessità:

Una delle principali esigenze dell’azienda è avere macchine con ottima portata e manovrabili dalla cesta più che macchine che operino ad altezze molto elevate. L’utilizzo di questi mezzi in galleria è, per alcuni aspetti, diverso da quello fatto nei classici cantieri construction.

L’impiego dei sollevatori Merlo permette di trasportare materiali e attrezzature pesanti con estrema precisione durante le operazioni di perforazione e posa, ottimizzando i tempi di lavoro e migliorando la sicurezza degli operatori. Inoltre, all’interno dei tunnel il terreno è dissestato, c’è polvere e potrebbe esserci presenza di acqua. Per questo servono macchine robuste, resistenti che permettano di mantenere alta l’operatività, rispettare le tempistiche e non perdano performance anche se utilizzate costantemente per molte ore.
Grazie all’uso di tecnologie all’avanguardia come quelle offerte da Merlo, aziende come S.C.F. possono affrontare lavori complessi in maniera efficiente, sicura e rispettosa dei tempi previsti, con un impatto positivo sui risultati finali del progetto.

I sollevatori telescopici rotativi rappresentano quindi una risorsa fondamentale per la costruzione di gallerie, poiché combinano efficienza, versatilità e sicurezza in ogni fase del processo. Grazie alla loro tecnologia all’avanguardia e alle numerose configurazioni disponibili, i sollevatori sono la scelta ideale per i professionisti che operano in questo settore altamente specializzato.

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Un alleato per ogni occasione: tre tipologie di sollevatori Merlo a confronto

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Versatilità, innovazione, potenza. Quando bisogna sollevare materiali quali sono le caratteristiche fondamentali da ricercare?

Merlo, azienda leader nella produzione di sollevatori, offre da sempre innovazione, performance elevate, soluzioni avanzate e flessibili per vari ambiti lavorativi. Mettiamo a confronto tre modelli:

  • Merlo telescopico Panoramic 40.17
  • Merlo roto 40.18
  • Merlo elettrico e-worker 25.5

Merlo Telescopico Panoramic Modello 40.17: il primo della classe

Parliamo di un sollevatore di alta gamma progettato per offrire prestazioni eccellenti in condizioni di lavoro complesse. Questo modello è dotato di un braccio telescopico che può sollevarsi fino a 17 metri e sbracciare fino a 12, con una capacità di sollevamento massima di 40 quintali. Il 40.17 garantisce una stabilità ottimale durante le operazioni di sollevamento, permettendo di lavorare in sicurezza anche su terreni irregolari.

Possiede un motore potente e affidabile da 115 hp, una cabina ergonomica dotata di comandi intuitivi, visibilità a 360 gradi, e un sistema di controllo avanzato che assicura precisione e facilità d’uso. Questo sollevatore è ideale per applicazioni in cantieri edili, movimentazione di materiali pesanti e lavori di manutenzione industriale.

Questo mezzo è caratterizzato da un inedito design che privilegia funzionalità e comfort.

Il Merlo 40.17 può facilmente montare molti accessori diversi come forche, benne,, verricelli e piattaforme di lavoro aeree, rendendolo estremamente versatile e adattabile a diverse esigenze operative.

Merlo Roto 40.18: innovazione in movimento

Sollevatore telescopico rotativo che combina la capacità di sollevamento di un telescopico con la flessibilità di una gru. Il 40.18 può sollevare fino a 40 quintali a 18 metri, con la possibilità di ruotare a 400 gradi (207 per lato di rotazione della torretta). Caratteristica che lo rende particolarmente adatto per lavori in spazi ristretti dove la manovrabilità è essenziale. Questo Roto dotato di una cabina panoramica rotante che offre una visibilità eccellente e comfort per l’operatore. Il sistema di controllo avanzato permette di gestire il braccio telescopico e la rotazione con precisione, migliorando l’efficienza operativa. Questo modello è ideale per lavori di costruzione, manutenzione di infrastrutture e operazioni di sollevamento in aree urbane dove lo spazio è limitato.

Come il modello 40.17, il Roto 40.18 può essere equipaggiato con molti accessori diversi.

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Merlo Elettrico e-Worker 25.5: il piccolo green

Il Merlo e-worker 25.5 rappresenta una rivoluzione nel settore dei sollevatori, essendo uno dei primi modelli completamente elettrici offerti dall’azienda. Questo sollevatore è progettato per rispondere alle crescenti esigenze di sostenibilità e riduzione delle emissioni inquinanti. Con una capacità di sollevamento di 2.500 kg e un’altezza di sollevamento massima di 5 metri, l’e-worker 25.5 offre prestazioni paragonabili ai modelli tradizionali ma con un impatto ambientale significativamente ridotto.

Il motore elettrico del 25.5 garantisce un funzionamento silenzioso e senza emissioni, rendendolo ideale per l’uso in ambienti chiusi come magazzini, centri di distribuzione e aree urbane sensibili. La batteria a lunga durata permette di operare per un’intera giornata lavorativa con una singola carica, e il sistema di ricarica rapida minimizza i tempi di inattività. La scelta di un sollevatore elettrico come l’e-worker 25.5 è particolarmente significativa in un’epoca in cui le aziende sono sempre più consapevoli della necessità di adottare pratiche sostenibili.

Questi tre mezzi rappresentano tre tipologie di soluzione avanzata per diverse esigenze di sollevamento. Mentre i modelli 40.17 e Roto 40.18 offrono potenza e flessibilità per una vasta gamma di applicazioni, l’e-worker 25.5 si distingue per il suo impegno verso la sostenibilità e le prestazioni ecologiche.

Stai cercando un sollevatore e vuoi sapere qual è quello più adatto al tuo progetto? Contatta ora il nostro team compilando il form qui sotto.

Sulla rotta dei grandi progetti navali

nave elevateur

Manutenzione, costruzione, tinteggiatura: le piattaforme aeree , i ponteggi e i montacarichi possono essere di supporto anche all'interno dei più grandi cantieri navali. Scopriamo insieme come.

Quando si parla di costruzioni, restauro e ristrutturazioni, la prima cosa che viene in mente è, molto probabilmente, l’edilizia. Tutti siamo abituati a veder costruire un palazzo oppure uno stabilimento industriale ma c’è un altro settore, a volte dimenticato o poco conosciuto, all’interno del quale le piattaforme aeree e i sollevatori possono essere un prezioso alleato. Si tratta della costruzione delle navi.

Come si incontrano il mondo del sollevamento e l’industria marittima?

Costruire una nave è esattamente come costruire un palazzo. Serve un progetto ingegneristico, si parte dall’anima in metallo, dalle “fondamenta” per poi aggiungere strati, livelli, piani. L’acciaio dolce e le leghe leggere che formano i profili e il fasciame delle navi devono rispettare precise caratteristiche imposte dal R.I.Na. e devono passare determinate prove mirate a ridurre i rischi di incendio e allagamento, a garantire leggerezza e durevolezza visto che, alcune imbarcazioni, possono avere una vita che va anche oltre i 40 anni. A tal proposito bisogna sempre ricordare che le importanti operazioni di manutenzione e pulizia dello scafo delle navi, i trattamenti antiruggine, la verniciatura, le saldature vanno necessariamente effettuate sia prima del varo con la nave all’asciutto che, una volta varate le navi, quando queste si fermano nei porti per poco tempo tra un viaggio e l’altro o al rientro dalle operazioni militari.

braccio con jib su nave

Ed è qui che piattaforme e sollevatori possono essere di supporto. Perché?

  • L’altezza

Prima di tutto perché le navi, in particolare quelle per grandi crociere, quelle da combattimento o per il supporto logistico possono raggiungere grandi altezze. Per esempio, Nave Trieste e Nave Atlante, varate negli ultimi anni negli stabilimenti Fincantieri di Castellammare di Stabia, superano i 27 metri ma esistono grandi navi per il trasporto di passeggeri alte oltre 70 metri. Questo comporta la necessità di dover sollevare persone, attrezzature, materiali pesanti, a quote simili a quelle di un palazzo di più di dieci piani. Per esempio, per arrivare a riparare un oblò danneggiato, controllare una scialuppa, effettuare un ritocco o una saldatura, potrebbe essere necessario arrivare molto in alto.

  • Il tempo

Soprattutto in fase manutentiva, più che durante le operazioni di costruzione durante le quali si possono usare i ponteggi, è necessario operare molto velocemente. Ogni nave deve rispettare una tabella di marcia e ha a disposizione poco tempo per poter “riposare in marina per rifarsi il trucco”. Questo vuol dire che, soprattutto quando si presentano emergenze, la ristrutturazione e il restauro delle imbarcazioni devono essere effettuati celermente, adottando soluzioni e macchine che assicurino rapidità. Una PLE, quindi, è utile perché in pochi minuti permette agli operai di arrivare ovunque e operare in sicurezza.

  • La versatilità

Soprattutto quando gli scafi presentano qualche problema è importante effettuare le operazioni di sistemazione in modo da non intralciare assolutamente il lavoro degli equipaggi e la serenità dei passeggeri. Una piattaforma aerea è lo strumento adatto.

  • Può raggiungere facilmente anche spazi stretti senza intralciare, può essere spostata o può muoversi facilmente, può raggiungere parti della nave difficilmente raggiungibili in altro modo.
  • Può sollevare materiali pesanti come attrezzature per la saldatura, vernici, vetri
  • Aiuta a sollevare pezzi di motori ingombranti e delicati.
  • Permette di contenere i costi relativi all’acquisto di macchinari per la manutenzione visto che può essere noleggiata sia a caldo che a freddo.

La nostra esperienza al servizio della nautica.

Il nostro team di funzionari, in questi anni, è stato chiamato a operare nel settore nautico in diverse occasioni fornendo consulenza e soluzioni. Ecco alcuni esempi:

B Lift 510 HR: un’autocarrata con braccio telescopico per la manutenzione di navi da crociera.

Una macchina importante quella di casa CTE, in grado si sollevare fino a 600kg a 50 metri di altezza. Ha una cesta comodissima che, grazie all’estensione idraulica arriva a ben 3600 mm di larghezza e una cabina orientabile che, inclinandosi permette manovre accurate e sicure. Il massimo della precisione è garantito dalla presenza di un jib secondario con articolazione a 180° che offre un’ampia gamma di manovre, anche complesse. Perfetta per raggiungere anche gli angoli più remoti delle “città galleggianti” che solcano i nostri mari.

blift

Autogru Terex RT45: sbarcata in Sicilia per garantire il massimo del supporto.

Quando, all’interno di un grande cantiere navale, si rende necessario il sollevamento di pesanti carichi, la Terex RT45 è la scelta ideale. E’ una macchina che offre una capacità di sollevamento massima di 4,5 tonnellate a 35 metri di altezza, è progettata per operare all’interno dei porti ma anche in ambienti difficili, su terreni sconnessi e accidentati. Uno dei principali vantaggi di questa macchina è che, una volta “ a riposo” è veramente compatta quindi può facilmente essere imbarcata per raggiungere, via mare, anche porti lontani dalla sede di noleggio.

terex

Ragno Palazzani XTJ 37+: rapida e di dimensioni ridotte, è la piattaforma ideale per la manutenzione veloce di yacht e imbarcazioni da diporto.

La caratteristica che, più delle altre, rende questo ragno l’alleato ideale per il settore nautico è la sua dimensione. E’ stretto, compatto, facile da spostare e stabilizzare. Non ha ingombri posteriori e opera con movimenti semplici, diretti. Questo vuol dire che può muoversi agevolmente anche su banchine strette, tra imbarcazioni e container. Può sollevare oltre 300 kg a 37 metri di altezza e può contare su uno sbraccio di ben 15 metri.

ragno palazzani

Se la tua azienda si occupa di manutenzione e costruzione di imbarcazioni o se stai per avviare il tuo cantiere all’interno di un porto, siamo a disposizione per una consulenza.

Potremo trovare insieme la macchina più adatta alle tue esigenze, pronto a salpare verso un grande progetto?

Richiedi una consulenza.

New entry in casa Elevateur: i trasportatori Cingo

Anche i trasportatori polivalenti CINGO sono entrati a far parte della flotta noleggio Elevateur con modelli che prevedono portate da 500 a 1200 kg.

Sono tre le tipologie di macchine che fanno parte della gamma CINGO della Merlo:

  • Trasportatori: piccole macchine operatrici per il trasporto e il carico di materiali;
  • Macchine multifunzione: mini-macchine operatrici dotate del dispositivo di aggancio rapido;
  • Macchine polivalenti: modello M 4.3 Turbo dotato di solida predisposizione di fissaggio per le attrezzature.

I Cingo sono macchine versatili utili nella manutenzione del verde, nella pulizia stradale e forestale, nella viabilità invernale, nelle attività agricole e zootecniche e nella gestione dei lavori in edilizia (scavo, trasporto, miscelazione calcestruzzo).

Sicuri ed affidabili per innumerevoli applicazioni, i Cingo sono maneggevoli e facili da guidare grazie ai comandi oleodinamici ed alla trasmissione idrostatica. Sono adatti anche al passaggio in spazi angusti grazie alla loro larghezza, quasi sempre inferiore a quella delle comuni porte di appartamento, inoltre tutti i modelli possono girare su sé stessi grazie alla contro-rotazione dei cingoli.

Il dispositivo di aggancio rapido delle attrezzature equipaggia il robusto carro cingolato con due forti braccia d’acciaio. Questo sistema di aggancio a comando oleodinamico è brevettato Merlo e permette la rapida e semplice sostituzione delle innumerevoli attrezzature, come i cassoni dumper, le betoniere, le frese per il terreno, i verricelli e tante altre.

Il freno di stazionamento integrato si attiva automaticamente allo spegnimento del motore è inoltre possibile inserirlo manualmente mediante un selettore posizionato sul cruscotto, funzione particolarmente utile quando il Cingo viene utilizzato in salita con motore avviato per lavorazioni di tipo stazionario.

Scopri i modelli e le caratteristiche tecniche

Vi presentiamo il nuovo Merlo Panoramic P120.10HM!

Merlo ha presentato il Panoramic P 120.10 HM, nuovo sollevatore telescopico che può sollevare fino a 12 tonnellate, raggiungendo i 10 metri di altezza operativa. Le novità sono da ritrovare in nuove soluzioni tecnologiche, con l’innovativo sistema informatizzato MerLIN (Merlo Local Interactive Network) che permette di analizzare tutti i parametri operativi da un computer centrale che li elabora, garantendo istantaneamente la massima sicurezza durante le fasi di lavoro.

Il nuovo Merlo P 120.10 HM è l’ideale per chi, in attività di manutenzione pesante in settori come quelli dei rifiuti o del legno, ha necessità di una macchina che garantisce costantemente alte prestazioni. Inoltre, l’impianto idraulico di questo sollevatore dispone di pompa a cilindrata variabile con comando Load-Sensing, che consente di variare la portata dell’olio idraulico adattandola alla richiesta dei servizi idraulici richiesti, con qualsiasi regime del motore.

Caratteristiche tecniche:

Cabina: Conforme alle norme ISO 3449 (FOPS) e ISO 3471 (ROPS).

Braccio Telescopico: a due sezioni con scorrimento degli elementi su pattini antifrizione registrabili. Dispositivo integrato ad azionamento idraulico per la traslazione laterale.

Zattera porta-attrezzature: Dispositivo idraulico di aggancio/sgancio rapido con comando direttamente da cabina.

Sterzatura: Quattro ruote sterzanti con selezione da cabina di tre modi di sterzatura.

Motore: 6 cilindri turbo intercooler diesel raffreddato ad acqua e potenza di 107 kW (145 CV) a 2300 giri/min.

Trasmissione Idrostatica: con motore a cilindrata variabile a regolazione elettronica. Sistema Finger-Touch per l’inversione del senso di marcia anche con il mezzo in movimento senza distogliere le mani dal volante. Trazione integrale permanente.

Sistema di frenatura: Freno di servizio a dischi in bagno d’olio con comando idraulico. Freno di stazionamento a bloccaggio automatico con comando idraulico di sbloccaggio.

Impianto idraulico: Di tipo Load-Sensing.

Pompa idraulica: a pistoni assiali a portata variabile.

Massa totale a vuoto con forche: (kg) 15200

Portata massima: (kg) 12000

Altezza massima di sollevamento: (m) 9,8

Sbraccio massimo: (m) 5,7

Altezza massima alla massima portata: (m) 6,5

Sbraccio alla massima portata: (m) 1,4

Portata alla massima altezza: (kg) 5000

Portata al massimo sbraccio: (kg) 2750

 

Scheda tecnica

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