Il gruppo di lavoro della team leader Cristina Scarano si aggiudica la prima edizione dell’hackaton InnovAction Made in Napoli.
L’iniziativa di innovazione e trasferimento tecnologico per promuovere la transizione verso una Napoli smart e adaptive è stata patrocinata da Unione Industriali Napoli, Gruppo Giovani Imprenditori.
Napoli sempre al passo:
Le città europee stanno diventando sempre più smart e il capoluogo campano, negli ultimi anni, si è affermato come faro per la creazione di iniziative riguardanti l’evoluzione digitale. All’interno di questo scenario è nata la volontà di affidare alle giovani menti degli studenti napoletani, la creazione di un progetto da donare alla città.
InnovAction ha coinvolto da una parte le Università partenopee e dall’altra partner tecnici e imprese di caratura nazionale già molto legati al territorio. Per partecipare all’hackaton promosso dal Gruppo di Lavoro “Ricerca e Innovazione” coordinato dal Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Unione Industriali Napoli Antonio Amato e dal Consigliere Claudia Perillo, gli studenti si sono suddivisi in gruppi di lavoro strutturati come vere e proprie imprese capitanate da team leader.
Il progetto vincente dona nuova energia a Napoli.
Al termine di un mese di approfondimento e lavoro, il progetto vincente è risultato essere proprio quello del team coordinato da Cristina Scarano, Direttore Operations di Elevateur e Francesco Lauria di C.I.AL. SRL Compagnia Italiana Allarmi riguardante un nuovo modello di infrastruttura urbana avanzata. “Napoli E-Illuminata”, questo il titolo dell’elaborato, rappresenta una vera e propria idea di transizione digitale verso una città più smart, attenta alle tematiche green e alle reali necessità di cittadini e visitatori. Il gruppo ha immaginato di convertire l’attuale sistema di illuminazione pubblica di Napoli in una serie di lampioni smart dotati di prese per la ricarica delle auto elettriche e di optional quali pannelli solari/fotovoltaici, sensori per la rilevazione del particolato, display pubblicitari.
Nasce un lampione che mette in comunicazione persone e produce energia per la mobilità elettrica:
Un normale elemento di arredo urbano diventa fonte di energia rinnovabile a disposizione degli abitanti e soprattutto, un comodo punto di ricarica a disposizione dei fruitori di auto elettriche che, spesso, sono costretti a lunghe ricerche per trovare una torretta disponibile. In aggiunta, gli stessi lampioni possono diventare un sistema per la valutazione della qualità dell’aria e uno spazio a disposizione delle aziende. I partecipanti, dopo aver redatto un vero e proprio business plan, hanno poi sottoposto le proprie idee a una giuria composta da appartenenti a Unione Industriali Napoli e ad aziende sponsor.
“Sono molto orgogliosa – afferma Cristina Scarano – dell’idea nata dalla creatività, dalla collaborazione e dalla proattività del mio team. Sono certa che questo progetto permetterà alla città di affermarsi ulteriormente come modello di sostenibilità e innovazione tecnologica”.
Gli studenti vincitori, appartenenti ai corsi di economia e ingegneria dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, dell’Università Parthenope e dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli si sono aggiudicati il primo premio consistente in un percorso formativo che, a breve, li vedrà confrontarsi per la prima volta con il mondo aziendale in modo concreto. Tra le aziende che ospiteranno i tirocinanti: Hitachi Rail STS SPA, Gori, AON, C.I.AL. SRL Compagnia Italiana Allarmi, VJ Digital Marketing Solutions SRL, Enginfo Consulting SRL, Geoingegneria SRL, Maurizon SRL.
Facciamo i nostri complimenti a tutti i partecipanti per l’iniziativa che rispecchia a pieno la nostra visione del fare impresa attraverso:
- la valorizzazione dello spirito di squadra
- lo sviluppo di tecnologie innovative, smart sostenibili
- la promozione e la messa in atto di politiche green che rispettino ambiente e persone