Tutte le soluzioni per il noleggio si possono trovare sull’asse Napoli-Salerno

salerno

Dopo Nola e Cassino, già affermati punti di riferimento per i nostri clienti che scelgono il noleggio di piattaforme aeree e macchine movimento terra, da settembre 2023 siamo presenti anche a Salerno con un punto dedicato alla consegna e al ritiro di mezzi e attrezzature.

Come mai la scelta di Salerno?

Sono diverse le motivazioni che ci hanno spinti a scegliere questa città come nuovo “campo base” per attività di noleggio sia a caldo che a freddo.

La posizione strategica: da qui sono facilmente raggiungibili tutti i clienti di questa grande provincia e possiamo intervenire velocemente anche nelle zone del Cilento, della Basilicata e della Calabria.

Estensione territoriale: soprattutto quando vengono richiesti interventi in cantiere possiamo agire molto velocemente all’interno di una zona geografica molto ampia.

Spazio a volontà: la sede possiede una ampia area espositiva all’interno della quale si possono visionare i mezzi e le attrezzature a disposizione.

Infinite possibilità di intervento:

Grazie alla nostra collaborazione con Euro Noleggi, sede del nostro punto salernitano, da oggi siamo in grado di garantire ancora più servizi e soluzioni riguardanti l’edilizia.

Oltre alle piattaforme e alle macchine movimento terra già disponibili, a Salerno si possono trovare anche:

  • Ascensori e montacarichi da cantiere: utilissimi per la movimentazione di persone e materiali soprattutto quando è difficile intervenire con altri mezzi di sollevamento in spazi ristretti.
  • Ponteggi elettrici: mono e bicolonna, sospesi, mantovana. Sono passerelle in grado di salire e scendere lungo tralicci modulari. Grazie alla loro estensione orizzontale permettono di operare agevolmente su tutta la larghezza delle facciate di edifici.
  • Ponteggi fissi: restauro, ripristino, manutenzione. In ogni cantiere si può lavorare agevolmente con il giusto ponteggio. Possono essere prefabbricati, a tubo e giunto o multidirezionali. Si tratta di strutture provvisorie reticolari multipiano molto versatili.
  • Linee vita: si tratta di ancoraggi situati in quota. A questi si agganciano gli operai attraverso un sistema di imbracature e cordini.
  • Coperture provvisorie: un sistema di travi reticolate prefabbricate e teli in pvc adatte alla ristrutturazione di tetti e sottotetti. Consentono di lavorare anche quando ci sono condizioni meteo avverse.

Capillarità e servizi sono assicurati:

Tutto questo, unito alle oltre 500 attrezzature disponibili nella nostra sede di Nola, ci permette di garantire una vasta gamma di soluzioni ai clienti delle aree di Napoli e Salerno. Raggiungerci è facilissimo.

Clicca sulla mappa qui sotto per sapere come fare

Piano di transizione 5.0 Palazzani

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Il piano di transizione 5.0 è destinato a tutte le imprese che realizzano nuovi investimenti in progetti innovativi che riducono i consumi energetici.

L’incentivo è valido per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025.

Seguendo gli step previsti dal Decreto si può ricevere un’agevolazione sul progetto mirato a rendere le aziende ancora più sostenibili e tecnologicamente all’avanguardia acquistando un Ragno Palazzani BI-ENERGY, ECO o HYBRID.

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Valori aziendali: dall’idea alla messa in pratica

valori aziendali

Da molti anni ormai si parla sempre di più di azioni ESG (Environmental, Social, Governance) concrete e misurabili come pilastro fondamentale dell’operato all’interno di ogni impresa.

Anche noi abbiamo sposato questo approccio e ci impegniamo quotidianamente per trasmettere, far crescere e diffondere quelli che sono i nostri valori aziendali attraverso la messa in pratica di azioni concrete che coinvolgono sia il team interno che gli stakeholder del nostro mercato.

Sappiamo che ogni azienda opera nell’ottica di quelli che sono i propri obiettivi ma, soprattutto, è guidata dai propri valori. Questi devono essere la mappa che permette di seguire una condotta sana, di rispettare risorse, strutture, persone, tempi, collaboratori, ambiente e di raggiungere i risultati prefissati. Devono essere il timone da manovrare per arrivare dove desideriamo. Noi, lavorando fianco a fianco, ne abbiamo individuati sette principali che ci caratterizzano e, una volta tracciata la rotta, è bastato parlare con “l’equipaggio” per rappresentarli graficamente. Ecco come abbiamo fatto.

Quando abbiamo iniziato a pensare ai nostri valori come a un plus da comunicare abbiamo fatto una scelta: quella di poterli costruire e rappresentare sia in forma visuale che scritta dando vita a un percorso che vedesse coinvolto tutto il nostro team. Abbiamo così creato un’occasione di confronto e condivisione fondamentale per la crescita che stiamo promuovendo e sostenendo. Siamo partiti chiedendo a ognuno di realizzare un disegno che rappresentasse la sua visione dell’azienda. Il risultato è stato stupefacente, alcuni elementi visivi e parole erano ricorrenti quasi a simboleggiare una già tacita condivisione di valori “sottintesi” tra le persone.

Dai disegni emersi e attraverso una serie di focus group con le varie aree abbiamo raccolto delle parole chiave e individuato sette concetti: rispetto, passione, integrità, benessere, lealtà e fiducia, qualità e innovazione, armonia e lavoro in team.

La tecnologia a supporto della creatività.

Con il supporto di strumenti di intelligenza artificiale e di software di grafica, ispirati all’illustrazione digitale e alla nostra regione di appartenenza, la Campania, abbiamo creato sette poster principali, ognuno dei quali rappresentante un valore e un luogo storico/monumento del nostro territorio.

Così sono nate le immagini visibili nella gallery qui sotto, ognuna delle quali ha molto da raccontare. Integrità, per esempio, si ispira alla vita di Giancarlo Siani, giornalista impegnato nella lotta alla Camorra vissuto a Napoli. Benessere mostra la vita bucolica di chi sceglie di vivere nel verde nelle zone di Avellino e Benevento. Rispetto rappresenta perfettamente l’integrazione tra culture diverse davanti a un pilastro della cultura e dell’arte campana, la Reggia di Caserta.

Tutte le illustrazioni, oltre a decorare la nostra sede e alcuni elementi di comunicazione e merchandising aziendali sono oggi un preziosissimo promemoria per noi che li vediamo quotidianamente, sono un ottimo biglietto da visita per chi viene a trovarci, soprattutto per chi ci ha appena conosciuti.

“I valori aziendali sintetizzano” – racconta Marco Scarano, CEO di Elevateur – “ i principi, le cose che contano, i riferimenti sostanziali che, con la mission e la vision societarie, rappresentano le linee guida per le cultura aziendale, apprezzabili dai clienti, gli azionisti, i dipendenti”

Collaborare alla creazione dei valori è stato un lavoro impegnativo ma molto coinvolgente con un aspetto conclusivo molto importante e, probabilmente, da considerare il lato migliore di questo progetto. La possibilità di mettere in pratica ciò che è emerso rispettando e applicando questi valori concretamente giorno dopo giorno.

Condividi i nostri valori e vuoi entrare nel nostro team? Invia la tua candidatura dal form qui sotto.

HX17AZ e HX19A: due dei nuovi escavatori compatti Hyundai a confronto

escavatori compatti

Quando sono i piccoli a rompere gli standard c’è davvero l’imbarazzo della scelta, allora come fare per decidere tra questi due nuovi compatti?

Con queste macchine “al di fuori del normale” Hyundai ha scelto di rompere completamente gli schemi del settore sotto ogni aspetto, dal comfort alla manovrabilità, dal design alla potenza, dall’idraulica all’elettronica. Ma cosa le rende così speciali e quale scegliere per i propri progetti?

Decisione difficile. Proviamo a cancellare ogni dubbio conoscendo le due “piccole di casa” più da vicino.

Vediamo prima cosa hanno in comune:

Prestazioni:

Il loro motore Stage V garantisce prestazioni top e rispetta le ultimissime normative sulle emissioni, possono essere con ingombro di rotazione zero o con sbalzo convenzionale. C’è la versione “cabina” e quella “canopy”, ci sono il carro a carreggiata variabile e la lama dozer regolabile. Ogni caratteristica sembra pensata per massimizzare la produttività senza rinunciare all’estetica e assicurando capacità da top player.

Comfort:

Grazie a un display LCD 5 pollici è facilissimo controllare tutte le impostazioni delle macchine. Il monitor IP68 ha la protezione water resistant. La pressione idraulica ausiliaria si regola a bordo e i comandi proporzionali sono “in punta di dita” per la massima comodità. E il design? Basta ricordare che queste macchine sono già state insignite del prestigioso Red Dot Design Award 2022.

Sicurezza:

Gli escavatori compatti HD Hyundai hanno standard di sicurezza elevatissimi. Possiedono, oltre al blocco di sicurezza automatico, protezioni specifiche per i cilindri di braccio, avambraccio e benna.

La cabina, infine, è robustissima per proteggere al meglio l’operatore. Parliamo di macchine piccole ma robuste e durevoli.

Vediamo ora le differenze tra i due modelli presi in considerazione:

Manovrabilità:

L’HX17A Z è una delle macchine più piccole della gamma di escavatori compatti Hyundai, questa 1,7 ton è perfetta per operare senza sforzi in spazi ridotti. L’HX19 A, invece, è consigliato a chi cerca una maggiore potenza.

L’HX17A Z è un escavatore a ingombro di rotazione zero effettivo mentre il 19 quintali viene consegnato con sbalzo posteriore convenzionale e offre prestazioni superiori di scavo e sollevamento rispetto alle macchine a ingombro di rotazione zero.

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Comodità:

Il modello più piccolo mette la praticità e il comfort del manovratore al centro. Gli interni sono spaziosi e consentono di operare velocemente in modo efficiente. Il “fratello grande” punta ancora di più sulla praticità e aggiunge la riduzione al minimo del rumore, bella comodità per quando si lavora per tempi lunghi, no?

HX17AZ cala i suoi assi in termini di comodità grazie ai joystick proporzionali, alla leva RCV e alla regolazione del flusso idraulico da display lcd che assicurano una maggiore precisione negli spostamenti e nel comando degli attrezzi.

HX19A risponde sfoggiando una nova portiera con vetratura ampliata  che aumenta la visibilità durante le manovre e un monitor LCD resistente all’acqua nella versione canopy.

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Sicurezza:

Tutti e due i modelli soddisfano gli standard ROPS (Strutture di protezione contro il ribaltamento) e TOPS (Strutture di protezione antirovesciamento) ma il “19” può essere consegnato anche con configurazione FOG (Protezione oggetti in caduta).

Produttività:

Per quanto riguarda questo valore, le caratteristiche dei due compatti presi in considerazione sono abbastanza simili e, comunque, di altissimo livello. Così come le qualità riguardanti la manutenibilità. I due escavatori, infatti, sono progettati per un accesso di manutenzione semplificato e possiedono un sistema telematico in grado di dare accesso ai principali dati vitali della macchina.

Insomma, scegliere tra questi due primi escavatori compatti non è semplice perché rappresentano entrambi un salto di qualità davvero significativo per questo segmento di mezzi.

Ma, se sei in dubbio e hai bisogno di una consulenza per sapere quale dei due sia maggiormente adatto ai tuoi progetti puoi richiederla a noi gratuitamente compilando il form che trovi qui sotto!

Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per il mondo delle piattaforme

Sbarco in quota: questo 2024 inizia all’insegna delle novità, scopriamo di più su cosa sta succedendo

Per oltre 50 anni Genie ha portato sul mercato una dopo l’altra soluzioni centrate sulla sicurezza dell’operatore. L’ultima novità introdotta dal brand americano riguarda lo sbarco in quota e l’innovazione consiste nella creazione di un supplemento che sarà allegato al manuale dell’operatore a partire da quest’anno.

Cosa ha provato a fare Genie, e in che modo?

Genie ha introdotto all’interno dei manuali operativi un indispensabile supplemento per l’operatore e facendo in modo che lo sbarco in quota sia ufficialmente consentito sulle proprie piattaforme.

Cosa è possibile leggere all’interno di questa appendice al manuale operativo?

Che lo sbarco in quota sarà consentito per:

  • modelli Z, S, SX realizzati dal 2003 e approvati per i mercati ANSI, AUS e CSA
  • tipologie approvate per l’uso nel mercato CE e UKCA

(per conoscere tutti i modelli coinvolti invitiamo alla consultazione del manuale specifico aggiornato fornito dal produttore).

Quindi, da oggi, un operatore che vuole sbarcare in quota da una piattaforma di lavoro elevabile su una superficie o una struttura staccandosi e allontanandosi dalla piattaforma Genie può farlo se:

  • possiede una copia del supplemento allegato al manuale di utilizzo
  • è stato adeguatamente formato
  • conosce le attrezzature, i DPI, gli adesivi e i cartelli, le funzioni di comando, le normative di sicurezza

Da non dimenticare:

In ogni caso, chi svolge il lavoro dovrà attenersi alle regole vigenti nel luogo in cui il lavoro viene svolto e assicurarsi che le condizioni delle attrezzature Genie siano appropriate.

L’attrezzatura Genie dovrà essere azionata conformemente a tutte le restrizioni, le istruzioni e le avvertenze contenute nel manuale e l’operatore dovrà sempre utilizzare correttamente i DPI.

La piattaforma dovrà essere posizionata su una superficie stabile e livellata e chi la manovra dovrà uscire solo attraverso la barra o il cancelletto d’ingresso scorrevole sapendo in anticipo come anticipare eventuali movimenti verticali e orizzontali della piattaforma durante le operazioni di entrata e uscita dalla cesta.

Per effettuare lo sbarco:

  • l’ingresso della piattaforma dovrà trovarsi il più vicino possibile al di sopra della superficie, ma non oltre 6 in/15 cm dalla superficie
  • il vento non dovrà superare i 32 km/h
  • andrà anticipatamente redatto un piano di evacuazione

In poche parole, lo sbarco, per dirsi approvato dovrà essere sempre conforme alle vigenti norme governative, provinciali, locali e del proprio luogo di lavoro o alle regole del mercato in cui si opera.

Ma cosa si intende quando si parla di sbarco in quota?

Lo “sbarco in quota” è una manovra con la quale gli operatori delle piattaforme di lavoro elevabili possono raggiungere aree sopraelevate con la cesta per poi scendere/salire da questa. Una operazione complessa e se non fatta secondo le normative vigenti, con i dovuti accorgimenti e i giusti DPI, anche potenzialmente pericolosa.

Quali sono i rischi?

  • sollevamento o abbassamento repentino della piattaforma (con possibilità di danneggiamento della macchina, effetto “catapulta” e perdita di equilibrio per gli operatori
  • caduta dall’alto: con possibile rischio di ribaltamento della macchina
  • errore di manovra dell’operatore della PLEche può determinare instabilità e conseguenti danneggiamenti

Altri rischi possono derivare dalle caratteristiche dell’area di sbarco che può essere non lineare, scivolosa, piena di ostacoli quindi, in ogni caso prima di effettuare questa manovra bisogna sempre:

  • conoscere perfettamente la procedura e le regole per effettuarla
  • consultare il manuale di istruzioni fornito dal costruttore

Se l’operatore deve assolutamente sbarcare in quota con una PLE, se non ci sono altri sistemi che permettano il raggiungimento della quota prevista, deve scegliere la macchina in funzione del tipo di attività da eseguire.

Nello specifico, il manuale della macchina può dire che:

  • lo sbarco è assolutamente vietato
  • lo sbarco è consentito entro dei limiti di impiego
  • in alternativa può non avere riferimenti allo sbarco

Una volta consultato il manuale bisogna anche sincerarsi:

  • di conoscere perfettamente la tipologia di lavoro da eseguire;
  • avere analizzato accuratamente il luogo dove sbarcare in quota;
  • aver scelto la giusta PLE per sbarcare

E bisogna anche sapere se lo sbarco avverrà in un’area protetta da parapetti su tutto il perimetro, se l’accesso è tangente all’area protetta da parapetti ma presenta un rischio di caduta, se si tratta di un accesso con punti di ancoraggio e linee vita o se l’accesso non presenta punti di ancoraggio.

Negli ultimi anni abbiamo assistito a un uso sempre più assiduo delle PLE per raggiungere luoghi di lavoro in quota e sbarcare per effettuare l’attività su tetti e, per esempio, terrazze. Che si tratti di edilizia, settore impiantistica o manutenzione, questa è una manovra difficile che, però, sembra essere di estrema utilità per molti utilizzatori ma non esplicitamente consentita dalla UNI EN 280:2015.

Insomma, come abbiamo visto, lo sbarco in quota è una manovra della quale si parla molto ma intorno alla quale bisogna fare chiarezza.

La sicurezza al primo posto:

Come per tutti i temi riguardanti la sicurezza, siamo particolarmente attenti all’introduzione di questa novità che potrebbe segnare l’inizio di una nuova era per il mondo delle piattaforme.

Se hai dubbi a riguardo puoi contattare uno dei nostri istruttori con esperienza decennale compilando il form qui sotto.

IAPA Awards 2024, complimenti ai vincitori!

Tra loro anche alcuni dei nostri brand!

Si è appena conclusa l’edizione 2024 dei prestigiosi IAPA Awards.

Il 13 e il 14 marzo, a Copenaghen è andato in scena un evento ricchissimo di appuntamenti imperdibili per tutto il settore del sollevamento. Due giorni dedicati al networking, alla presentazione di novità e alla ricerca di soluzioni utili per tutto il mercato delle piattaforme e non solo.

Tra i vincitori di quest’anno segnaliamo due dei nostri brand ai quali vanno i nostri più sinceri complimenti.

CTE: premio sostenibilità per la piattaforma aerea autocarrata elettrica MP 20 ev

Palazzani: Lifetime Achievement a Davide Palazzani per l’impegno profuso e i tanti successi raggiunti

Sei interessato a scoprire di più su questi brand? Compila il form qui sotto.

Piccoli, smart e versatili: sono disponibili i nuovi escavatori compatti Hyundai che rompono gli standard.

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Nuova gamma HX, una scelta intelligente per massimizzare l’operatività in cantiere

Appena introdotti sul mercato hanno già conquistato il cuore di moltissimi costruttori: sono i mezzi compresi tra i 19 e i 50 quintali lanciati da Hyundai, una piccola selezione di una più ampia offerta, rappresentazione perfetta dei passi avanti fatti dal costruttore coreano negli ultimi tempi. Considerando che questo genere di macchine rappresentano la scelta preferita da oltre il 50% di chi acquista macchine movimento terra, questa è da considerarsi una scelta veramente azzeccata già in partenza, scopriamo più da vicino le novità riguardanti i mini escavatori. 

HX17AZ e HX19A: i due “piccoli di casa” si presentano con alcuni cambiamenti, il 17q ha un design “zero tail” per lavorare agevolmente anche nei cantieri più angusti mentre il 19 ha una torretta convenzionale. Da segnalare la grande stabilità di questi due modelli durante le operazioni di scavo e sollevamento, garantita dai sottocarri estensibili. 

HX35AZ, HX40A e HX48AZ: con questi tre si “gioca tra i professionisti”. Migliorate le prestazioni, lo spazio in cabina, l’ergonomia, la manovrabilità. L’operatore ha più spazio e può contare su una pedaliera più comoda, due joystick e ottima possibilità di movimento grazie all’assenza di leve. Sotto al cofano di questi tre escavatori “battono cuori” Kubota e Yanmar da 24,8 a 39 cv. Anche l’impianto idraulico è cambiato, abbiamo un sistema a doppia pompa con portata variabile con distributore a centro aperto per l’HX35AZ e un impianto Load Sensing Flow Sharing di Bosch-Rexroth per gli altri due. Una scelta questa capace di rendere le macchine più sensibili al carico e di avere a disposizione potenza e fluidità.

Tutti i mezzi presentano un design innovativo (il pluripremiato “occhi di tigre), più razionale, grintoso e pulito, garantiscono altissime prestazioni a fronte di emissioni ridotte e sono in grado di soddisfare anche i clienti più esigenti. Grazie all’ingombro limitato e alla precisione in fase di lavoro aiutano a massimizzare la produttività e il tempo di operatività al lavoro. Possono essere quindi considerati una scelta intelligente per ogni tipo di cantiere.  

Questi primi cinque modelli presentati nei primi mesi del 2024 verranno affiancati nella seconda parte dell’anno da altri tre che andranno a completare l’offerta. Otto nuove frecce all’arco dei costruttori che possono contare, ancora di più, su un prodotto di altissima qualità messo a disposizione da un partner affidabile e innovativo come Hyundai. 

Potenzia il tuo cantiere, richiedi una consulenza gratuita sulla nostra offerta per il movimento terra compilando il form qui sotto.

Nuovo corso per preposti disponibile da subito: la sicurezza sempre al primo posto.

preposti alla sicurezza

Molto richiesto, aggiornato e ricco di contenuti: scopriamo di più sul modulo formativo dedicato a una delle figure più importanti in ogni azienda

Il corso per preposti alla sicurezza è oggi un tassello fondamentale non solo per chi desideri ricoprire questo ruolo responsabilmente ma anche per tutte le aziende chiamate a designare colui che interpreterà e metterà in pratica le direttive del datore di lavoro impegnandosi a farle rispettare.

Chi è il preposto e perché è così importante?

Il preposto per la sicurezza è una persona chiamata, prevalentemente, a tre principali compiti che sono:

  • Garantire: che le direttive del datore di lavoro o dal dirigente vengano messe in pratica
  • Controllare: che queste vengano attuate correttamente
  • Sovrintendere: alle attività svolte dai lavoratori

A queste tre macroattività si aggiungono naturalmente l’obbligo di tenersi aggiornato, di segnalare eventuali violazioni, di interrompere le attività lavorative laddove venga rilevato un pericolo.

Il ruolo viene assegnato dal datore di lavoro a una o più persone individuate tra i dipendenti in base alle caratteristiche del modello organizzativo aziendale, dei ruoli già ricoperti e dell’organigramma, questo succede in tutte quelle realtà che impiegano almeno 15 persone. Trattandosi, prima ancora di un’investitura formale, di un ruolo assunto nei fatti, non è possibile rifiutarsi di ricoprire questa carica che, comunque, rappresenta anche un profondo legame tra la persona scelta e l’azienda in quanto incarico di spicco e grande responsabilità finalizzato a favorire l’adozione e lo sviluppo di comportamenti sicuri.

Avere un preposto in azienda è importante anche ai fini relazionali perché:

  • tutte le persone sanno di poter contare su un vero e proprio punto di riferimento che sovrintende alla loro sicurezza
  • la consapevolezza di lavorare in un ambiente protetto e sicuro garantisce maggiore serenità
  • il miglioramento del clima in azienda è sinonimo di miglioramento delle prestazioni con vantaggi per l’intero team

Ricapitolando: il preposto nominato dall’azienda è un garante della sicurezza sul lavoro che si occupa di vigilare affinché le attività lavorative vengano svolte seguendo le norme e le sue scelte fanno sì che i dipendenti seguano un comportamento in linea con le decisioni tecnico/organizzative prese dall’azienda. Al fianco del datore di lavoro controlla e prende decisioni tecnico/organizzative importanti.

Cosa sono e a cosa servono i corsi per preposti?

I corsi di formazione per preposti, che devono essere ripetuti ogni due anni (e/o quando si rende necessario, in base al cambiamento o alla nascita di nuovi rischi) sono finalizzati all’ottenimento delle competenze minime necessarie per svolgere attività di vigilanza e controllo tipiche del preposto. Al termine delle otto ore di formazione in aula, il preposto potrà applicare e mettere in pratica le misure di prevenzione e protezione aziendali.

Possono frequentare il corso: tutti quei lavoratori nominati per ricoprire la funzione di preposti alla sicurezza (art.2, D.Lgs.81/2008) e i lavoratori che anche senza nomina formale stanno esercitando “di fatto” un ruolo di sovrintendenza o coordinamento. Ognuno di loro otterrà un attestato di frequenza con verifica apprendimento.

Da sottolineare che: per il preposto, la formazione è un obbligo. L’eventuale violazione dei suoi obblighi, infatti, sia per la persona designata che per l’azienda può portare a sanzioni penali ed economiche. Problemi questi che si possono serenamente evitare con un corso di formazione adeguato tenuto da istruttori con esperienza decennale.

Sei interessato a formare i preposti per la tua azienda? Compila il form qui sotto.

In Italia solo 4 papà su 10 usufruiscono del congedo di paternità: Luigi è uno di loro!

tecnico

Uno dei nostri tecnici, da poco diventato papà ha scelto di utilizzare questa misura per stare accanto al figlio appena nato.

Luigi si occupa ogni giorno di manutenere le piattaforme aeree che vengono noleggiate dai clienti ed è capace di manovrare molte categorie di mezzi. Il suo lavoro richiede grande responsabilità e profonda conoscenza tecnica. Lui sa come prendersi cura delle macchine. Da poco, però, è chiamato anche a prendersi cura del piccolo Niccolò, compito che richiede altrettanta attenzione! Proprio per assolvere al meglio a questo nuovo ruolo, Luigi ha scelto di usufruire dei 10 giorni di congedo di paternità messi a sua disposizione dall’azienda.

Dieci giorni durante i quali, ci ha raccontato, è stato vicino alla moglie per accudire il bambino (e supportare la mamma), si è riposato (capricci notturni permettendo), e ha iniziato a familiarizzare con il nuovo arrivato.

Il congedo di paternità è una misura sociale che permette ai papà di “giocare la partita da protagonisti” accanto alle mamme e garantisce ai piccoli la vicinanza di entrambe i genitori eppure, nel nostro paese, sono circa il 40% i papà che scelgono di utilizzarlo, ma perché? Fondamentalmente per tre motivi:

– Motivi economici

– Motivi culturali

– Reticenza da parte delle aziende

Eppure, la misura, è ottimamente regolamentata e rappresenta un vantaggio per tutte le parti:

– Il lavoratore può conciliare meglio vita lavorativa e personale stando vicino alla famiglia

– Il bambino ha accanto a se tutti e due i genitori in questa fase delicata

E l’azienda? Secondo una ricerca McKinsey nel 2021, le realtà lavorative che sostengono i padri nei periodi di congedo hanno immediati riscontri positivi, aumentano il legame con le risorse che rientrano al lavoro più motivate e produttive.

E così anche noi abbiamo chiesto a Luigi di lasciarci una sua opinione sul tema, ecco cosa ci ha detto: “sono stati dieci giorni fondamentali per me e la famiglia, stare insieme in questo periodo è molto importante, e poi l’arrivo di Niccolò mi fa venire al lavoro ancora più motivato e tornare a casa ancora più felice”.

Ultime notizie! Arriva le sezione “press”

press

Anche noi, come tutti i professionisti del mondo delle piattaforme aeree, siamo sempre alla ricerca di articoli e spunti interessanti, sia sulle principali testate nazionali che sulla stampa di settore.

Così, leggendo alcuni articoli online e sulla versione cartacea di alcuni giornali ci è venuta un’idea: perché non raccogliere tutti quegli articoli, pubbliredazionali, campagne pubblicitarie o, perché no, video e interviste che parlano proprio di noi?

Da oggi è disponibile, per tutti quelli che sono interessati ad approfondire, un’area press sul nostro sito web. All’interno di questa sezione potrete facilmente cercare, trovare e condividere molte notizie riguardanti Elevateur e il nostro settore di riferimento.

Potrete trovare, per esempio: una interessante intervista al nostro CEO Marco Scarano all’interno della quale si spazia tra vari argomenti: dall’impresa alla tecnologia.

Troverete anche articoli riguardanti le azioni di Elevateur nel sociale, a dimostrazione del nostro supporto alla comunità e, soprattutto, tanti approfondimenti sul nostro appassionante settore e sul mondo della vendita e del noleggio delle PLE.

Ogni articolo sarà correlato da link per vedere la versione originale.

Continuate a seguirci per essere aggiornati sulle prossime news!